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Ristrutturazione

Castelnuovo Don Bosco: si avvicina il rientro in sede per i 70 alunni della “Cafasso”

Si era reso necessario un intervento urgente di consolidamento statico dell’edificio
Ancora poche settimane e i 70 alunni della scuola secondaria San Giuseppe Cafasso, ospitati da inizio anno scolastico al piano terreno delle elementari, torneranno nelle aule del loro istituto. Si era infatti reso necessario un intervento urgente di consolidamento statico dell’edificio, appaltato all’impresa di Antonio Leanza.

L’amministrazione comunale aveva da tempo in programma i lavori di ristrutturazione del fabbricato per l’adeguamento sismico, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico, candidando l’opera nel programma triennale di edilizia scolastica e aveva affidato alla Ansaldi Studio Ingegneri Associati di Torino la redazione dello studio di fattibilità e del progetto esecutivo.

Per l’espletamento dell’incarico erano state eseguite prove di laboratorio sul calcestruzzo e sulle barre d’armatura delle strutture portanti dell’edificio. Dalle verifiche era emerso che, mentre le caratteristiche meccaniche del ferro erano ancora accettabili, quelle fisico-meccaniche del calcestruzzo risultavano essere gravemente scadenti e ammalorate da un’estesa carbonatura.

Inoltre le verifiche a stato limite hanno rilevato che i carichi previsti dalla vigente normativa non risultavano essere rispettati e l’indice di vulnerabilità sismica era pari a zero. Pertanto l’ing. Riccardo Ansaldi aveva dichiarato che al fine della pubblica sicurezza la scuola, ad eccezione della palestra, non era a norma e il sindaco Antonio Rago aveva disposto l’immediato trasferimento degli alunni. A tempo di record la giunta aveva approvato il progetto di messa in sicurezza dal punto di vista statico dell’edificio dell’importo complessivo di 150 mila euro (di cui quasi 88 mila euro per lavori), finanziati per 102.500 euro con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti e per 47.500 euro mediante diverso utilizzo di somme residuali di un precedente mutuo.

A buon punto anche i lavori di adeguamento sismico e messa in sicurezza dell’edificio comunale di via Mercandillo, sede della scuola statale d’infanzia G.B. Pescarmona, progettati dall’ing. Pierguido Drago e dagli architetti Simona Paniati e Giulia Musso e appaltati all’impresa Razzetti Costruzioni Generali di Santena. L’imponente intervento, iniziato lo scorso ottobre, avrebbe dovuto concludersi lo scorso dicembre ma si è reso necessario concedere una proroga all’impresa, per cui il nuovo termine è previsto entro giugno, in modo da consentire il ritorno dal prossimo anno scolastico nella propria sede delle due classi, attualmente ospitate nei locali del micronido La Coccinella Allegra, chiuso durante la pandemia e al momento non riaperto per l’insufficiente numero di iscritti.

L’intervento del costo complessivo di oltre un milione di euro, incluse le spese tecniche, è stato interamente finanziato da un contributo del Ministero dell’Istruzione. L’edificio ottocentesco era stato ristrutturato otto anni fa. I nuovi lavori riguardano nello specifico l’armatura delle murature e delle pavimentazioni, l’applicazione di particolari intonatici con malta strutturale al fine di aumentarne la resistenza in caso di sismi. Nell’ambito dell’intervento è stato anche rifatto il tetto e sostituiti gli infissi. «Purtroppo – commenta il sindaco Antonio Rago – la nuova piattaforma ministeriale per rendicontare gli stati di avanzamento lavori e ottenere così materialmente il versamento dei contributi spesso non funziona e ciò rallenta la realizzazione delle opere. In alcuni casi il Comune è già stato costretto a ricorrere all’anticipazione di cassa, ma non può esporsi più di tanto. Per questo non hanno potuto iniziare alcuni lavori già appaltati da mesi».

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