"Siamo tutti diversi, siamo tutti uguali" è il messaggio lanciato nel corso di quest'anno dal progetto "Caffelatte" dell'istituto superiore "Castigliano". Un
"Siamo tutti diversi, siamo tutti uguali" è il messaggio lanciato nel corso di quest'anno dal progetto "Caffelatte" dell'istituto superiore "Castigliano". Un messaggio forte e chiaro che ha fatto tanta strada, arrivando a ricevere, lo scorso ottobre, la medaglia del Presidente della Repubblica, premio speciale alla miglior scuola innovativa italiana capace «di realizzare autentici progetti di educazione alla vita», nell'ambito del "Global junior challenge", concorso internazionale che premia l'uso innovativo delle tecnologie per l'educazione del XXI secolo e l'inclusione sociale.
Per dare ulteriore risonanza al progetto, martedì sera è stato allestito, nella palestra della scuola, il primo "Caffelatte Day", un appuntamento interculturale aperto alla cittadinanza in cui la professoressa Roberta Borgnino e alcuni studenti hanno raccontato la nascita e lo sviluppo dell'iniziativa. «All'indomani dell'attentato alla redazione parigina di Charlie Hebdo, i ragazzi della nostra scuola, appartenenti a culture, religioni e nazionalità diverse, hanno manifestato l'esigenza di incontrarsi e confrontarsi», ha spiegato la docente. «Abbiamo così intrapreso – ha continuato – un percorso di conoscenza, un viaggio verso l'integrazione e la costruzione di ponti, i cui primi risultati sono stati presentati in un video a Passepartout, il giugno passato. L'idea di creare un evento, una festa laica come quella di stasera, nasce dal desiderio di testimoniare che nonostante le differenze e i tanti ostacoli, possiamo essere tutti amici».
Gli incontri settimanali tra allievi, docenti e mediatori culturali sono partiti dall'analisi dei concetti di pregiudizio, razzismo, diversità, migrazione per poi arrivare a parlare delle esperienze dei numerosi studenti immigrati che frequentano il "Castigliano", in particolare le seconde generazioni di religione islamica, che vivono forti contrasti nel loro processo di inserimento in un altro contesto socioculturale. Le riflessioni su questi spunti, i tentativi di individuare elementi comuni tra il mondo occidentale e quello islamico, le proposte per liberarsi dei freni del pregiudizio e dell'indifferenza sono stati raccolti in un dossier, insieme a storie scritte dagli studenti e pagine di autorevoli esponenti della cultura e della politica.
A tale impegnativo ma arricchente percorso, i ragazzi hanno scelto di dare un nome semplice ed efficace. "Caffelatte" è infatti il risultato di un'unione tra due elementi molto diversi, ma al tempo stesso complementari: culture distinte s'integrano tra loro come il latte con il caffè, in cui ogni elemento arricchisce l'altro per creare un ottimo risultato finale. A certificare la bontà di questa unione armonica, è stato allestito un ricco rinfresco multietnico (con sapori dal Marocco, dall'Albania e dalla Costa d'Avorio, oltre che dall'Italia) che ha concluso in allegria la serata.
Luca Parena