«L’interesse di Celle per la canapa – spiega il vicesindaco Paolo Guasco – è legato al fatto che si tratta di un prodotto della tradizione contadina la cui coltura era un tempo diffusissima: i più anziani ricordano bene le “bule” d’acqua in cui si metteva a macerare la canapa per poterla lavorare. Oggi abbiamo nelle vicinanze un’azienda agricola, la tenuta “Batibò”, che ne è un’importante produttrice. Anche dal punto di vista alimentare si ottiene una farina molto apprezzata, tanto che la nostra Pro loco riscuote ovunque grossi apprezzamenti con la sua pizza alla canapa».
Le tecniche di coltivazione sono state illustrate da Jacopo Durandi, dell’azienda “Batibò” che conferisce la sua produzione all’Assocanapa di Carmagnola, cui aderiscono tutti i produttori del settore: Durandi ha spiegato le fasi della semina, della lavorazione e le caratteristiche delle diverse sementi. Federica Baravalle, amministratore delegato di Assocanapa, ha parlato invece delle molteplici possibilità di impiego di questa pianta, che può essere usata per l’alimentazione, nel settore della cosmesi e del tessile, oltre che in edilizia come materiale per pannelli isolanti naturali.
Cinzia Savina, docente del corso moda dell’istituto “Castigliano” e presso l’Accademia di Belle Arti “ACME”, ha relazionato sull’impiego della canapa nel campo tessile e delle calzature, mentre Giacomo Freiburger, panettiere con forno a Mondonio, ha mostrato praticamente come si fa a creare un impasto per un pane con farina di canapa. Al termine degli interventi, si è brindato con i vini proposti dall’Enoteca delle Colline Alfieri, in collaborazione con la Pro loco di Celle Enomondo.
Nella foto, forum sulla canapa a Celle Enomondo: Giacomo Freiburger, panettiere a Mondonio, prepara l’impasto per il pane.