Secondo un sondaggio fatto dal Censis risulta che l’Asl di Asti è tra le aziende Sanitarie ad alto rischio di corruzione
Il 6 aprile scorso si è celebrata la giornata nazionale della prevenzione alla corruzione. Il giorno successivo un noto giornale nazionale ha parlato di corruzione in ambito sanitario, rifacendosi ad una sorta di sondaggio fatto dal Censis in cui risulta che l’Asl di Asti è tra le aziende Sanitarie ad alto rischio di corruzione.
La voce è corsa tra i cittadini ed alcuni hanno telefonato e inviatio mail in redazione per avere maggiori chiarimenti in merito. L’Asl di Asti tra quelle a maggior rischio di corruzione?
Situazione generale
Il report fotografava una situazione abbastanza grave in senso generale, soprattutto là dove affermava che “nell’ultimo anno, in un’azienda sanitaria su quattro si è registrato almeno un episodio di corruzione. Gli ambiti maggiormente a rischio risultano essere quello degli acquisti e delle forniture, le liste di attesa e le assunzioni di personale”.
Piani anticorruzione non adeguati
Proseguendo a leggere i dati dell’indagine, risulterebbe che il 51,7% delle strutture sanitarie non hanno adottato piani anticorruzione adeguati. In ogni caso il 93,3% delle aziende sanitarie ha già reso disponibili dei sistemi di raccolta delle segnalazioni di corruzione e il 79,4% delle strutture ha adottato i Piani d’Integrità, infine il 90,4% ha intrapreso percorsi di formazione rivolti al personale. Ma torniamo alla situazione di Asti e vediamo come hanno reagito i vertici dell’Asl a questa notizia.
Asl: ragioni procedurali
“L’Asl di Asti figura tra le Aziende sanitarie del Nord ad “elevato rischio corruzione” per alcune ragioni che si possono tecnicamente definire “procedurali” – ha affermato il direttore generale della struttura – L’azienda nel compilare il questionario Censis sulla corruzione in sanità ha qualificato elevato il rischio anche in considerazione: sia di fatti avvenuti all’interno dell’azienda, sia di richieste specifiche da parte del Ministero. Il comunicare eventi pone ovviamente a rischio di evidenza sia in positivo che in negativo, tuttavia, non possiamo ignorare che le cose accadano e nasconderle mettendoci una pietra sopra. Oltre agli adempimenti dell’adozione del Piano Anticorruzione – ha proseguito la dirigente della struttura – l’azienda sanitaria astigiana ha inteso e continua ad assolvere l’obiettivo di contrasto alla corruzione adottando politiche di prevenzione che fanno leva sui temi dell’Etica, della legalità intesi come sistemi valoriali che orientano i rapporti tra privati e pubblica amministrazione per cercare di sostenere buone pratiche e stili di vita tipici di un tessuto sociale sano. Nella giornata nazionale della prevenzione alla Corruzione svoltasi il 6 aprile scorso è stato distribuito ai cittadini un questionario per raccogliere suggerimenti e osservazioni su questa tematica. Le risposte non hanno evidenziati segnalazioni a fatti particolari di mala amministrazione ma suggerimenti di buone pratiche”.
Le iniziative adottate
“Tra le tante iniziative promosse dall’Asl AT sul tema ricordiamo la Carta Etica attualmente in corso, la gestione trasparente del registro delle assistenti familiari, l’attuazione delle procedure sulla certificabilità dei bilanci. In tutto, il Piano anticorruzione è consultabile sul sito Amministrazione trasparente, sezione altri contenuti, prevenzione corruzione”.
Flavio Duretto