La bottiglia di spumante è già stata messa da parte, al fresco, pronta per essere stappata da qui a pochi giorni. È dato ormai per imminente, si pensa entro la fine della settimana, l’atteso annuncio del centrosinistra sull’ufficializzazione del candidato a sindaco che guiderà la coalizione alle elezioni amministrative di primavera: Paolo Crivelli.
Medico in pensione, esperto in malattie infettive, richiamato in servizio a causa dell’emergenza Covid, Crivelli, già consigliere comunale durante l’amministrazione Brignolo, avrebbe messo d’accordo quasi tutte le anime dell’attuale minoranza, ma si sta lavorando affinché quel “quasi” venga definitivamente superato. Sono in corso confronti serrati con il Movimento 5 Stelle, il gruppo politico ancora indeciso, per cercare di superare le ultime riserve così da presentarsi compatti già al primo turno. Via libera a Crivelli è stato dato dal Partito Democratico, che ha messo da parte le potenziali candidature di Roberto Vercelli e Michele Miravalle, ma anche da Ambiente Asti, Uniti si può, CambiAMO Asti per non parlare della “società civile” la quale si è trovata in un’assemblea, on line, con più di un centinaio di persone in rappresentanza di associazioni, tra cui le Acli, pronte a sostenere la candidatura di Crivelli.
Un incontro, seppure in digitale, che i proponenti definiscono «storico per il futuro di Asti». Ma c’è un altro tassello che dovrà essere collocato nel puzzle della campagna elettorale e che si chiama AstiOltre, il comitato spontaneo nato da alcune lettere/manifesto sui giornali e che chiede una rinnovata stagione di confronto democratico tra le istituzioni locali. Prese di posizioni molto critiche con l’attuale sindaco Rasero, ma anche in contrapposizione con «i vertici del potere locale» che, sostengono da AstiOltre, dev’essere «rinnovato» guardando alla meritocrazia, competenze, professionalità e non tanto alle simpatie politiche.
La coalizione di centrosinistra sta parlando anche con AstiOltre, ma è presto per sapere se il giorno della presentazione di Crivelli ci sarà anche questa nuova realtà.
Una risposta
Prima di rientrare all’Ospedale di Asti, dopo l’esperienza “africana”, Paolo aveva lavorato in Cardiologia con il compianto dr. Aris Danelli.
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