La morte di Aldo “Cerot” Marello, avvenuta ieri all’età di 76 anni, ha sollevato il profondo cordoglio della comunità astigiana di cui è stato interprete, per buona parte della sua vita, anche attraverso il suo ruolo di cantante e uomo di spettacolo. Non solo nel mondo dello sport e del tamburello è stato un campione indiscusso, ma anche nel sociale ha sempre voluto dare una mano agli altri attraverso la musica.
La Certo Band
La memoria corre subito alla celebre “Cerot Band”, fondata ufficialmente nel 1989 e che si esibì in un concerto, per la prima volta, il 28 marzo 1990 al Politeama di Asti. «Nel 1989 – ricordava Marello in un’intervista rilasciata al nostro giornale in occasione dei 30 anni del gruppo – lavoravo alla casa di riposo “Maina”. Un giorno mi sono venuti a trovare alcuni rappresentanti del Gruppo Pegaso che volevano far conoscere l’associazione, chiedendomi se potevo organizzare una partita benefica di tamburello. Il problema era che l’evento si sarebbe svolto nel tardo inverno, una stagione poco adatta a quello sport. Così, siccome in quel periodo suonavo con alcuni amici, ho proposto di organizzare una serata musicale. Ecco il modo in cui è nata la Cerot Band. La formazione “della prima ora” era composta, oltre a me, da Giorgio Rasero, Marco Berruti, Nico Aloisio, Guido D’Agostino, Giorgio Pettenuzzo Gianni Bogliano, Franco Bogliano, le coriste Silvana Poletti e Graziella Viarengo, Beppe Peccheneda, Sergio Puppione, Alberto Bruni. Il concerto al Politeama, presentato da Dino Crocco di Telecity e intitolato “Una quadrata sul fiume” (al posto di “Una rotonda sul mare”), è stato un successo. Il primo di una lunga serie di esibizioni».
Fu il primo di una lunga serie di concerti, molti dei quali a scopo benefico dal momento che Cerot voleva che attraverso la musica si aiutasse il prossimo, sostenendo associazioni locali o progetti di natura sociale. Per lui, uomo dalle mille risorse, arrivò un’altra grande occasione per mettersi al servizio del nostro territorio dopo lo scoppio della pandemia da Covid. Così, nell’autunno del 2020, Cerot partecipò e prestò la sua inconfondibile voce al video musicale “Sweet home Monferrato”, una cover di “Sweet Home Alabama” pensata in prima battuta dall’ex vicesindaco Marcello Coppo.
Una divertente, quanto originale, versione monferrina della famosa canzone dei Lynyrd Skynyrd che venne rivista e riadattata da Coppo e dal cantante Fabrizio Rizzolo in collaborazione con la Cerot Band. Il video, che fu realizzato dagli operatori Pierfrancesco Verrua e Marco Gamba (Video Servizi tv), fu pubblicato su YouTube diventando subito virale.
Il ricordo degli Oblati di San Giuseppe
A ricordare l’impegno di Aldo Marello “nell’ideare e collaborare ad ogni iniziativa sportiva, culturale, musicale e benefica con animo entusiasta e generoso” la congregazione degli Oblati di San Giuseppe e l’associazione Ex allievi Fulgor. Hanno infatti affisso un manifesto di partecipazione in cui esprimono vicinanza alle figlie di Marello, Ilaria ed Erika, per la scomparsa del papà, di cui ricordano “le straordinarie qualità”.
[nella foto Aldo “Cerot” Marello nel videoclip di “Sweet home Monferrato”]