Cerca
Close this search box.
Chi è "Topo Gino" che bacchettai politici nicesi su facebook?
Attualità

Chi è "Topo Gino" che bacchetta
i politici nicesi su facebook?

A Nizza un misterioso "Topo Gino" lancia post al vetriolo via facebook sulla politica locale. Dopo un periodo di silenzio, il bacchettatore ha ripreso a farsi sentire: «Sono stato spinto a riprendere dal momento storico a livello locale e nazionale. Mi andava di riprendere a scrivere di quello che pensavo. In fondo, non faccio niente di male, al massimo infastidisco qualcuno»

Roma aveva Pasquino, che con i suoi versi sbeffeggiava il potere costituito; Nizza, anno del Signore 2013, ha Topo Gino, misterioso quanto brillante personaggio che “squittisce” dal suo pulpito digitale, alias Topo Gino su Facebook. La sua prima comparsa sul web risale alle ultime elezioni amministrative: al tempo, affibbiato un nomignolo a ciascuno dei quattro candidati alla poltrona di sindaco, ne girava in burla gli orientamenti politici e le abitudini in campagna elettorale. Poi, a consultazioni concluse, la voce del “topino” aveva smesso di venire diffusa per le vie del web.

Salvo tornare a farsi sentire, con alcuni post al vetriolo, cronaca tragicomica e totalmente inventata, sebbene con più di una frecciata alla politica cittadina, del 25 aprile e del 1 maggio. Siamo riusciti a contattarlo via social network, chiedendogli innanzitutto il perché del curioso nickname: «Ho scelto un nome immediato, carino, che evocasse questa figura del topolino ficcanaso, nascosto tra i libri a scrivere con stile irriverente di quello che vede attorno a sé. Ma in quanto “topino”, si esprime con vocaboli semplici, quasi favolistici: le persone che critica vengono definite “birboni” o “cattivoni”. Allo stesso tempo, essendo nascosto tra i libri è un tipo colto e perciò mette qua e là delle citazioni».

Ma non è un po’ troppo facile predicare in rete e deridere ciò che fanno gli altri, anziché attivarsi personalmente? «Il topolino fa semplicemente ciò che è alla sua portata: nota delle cose che non vanno bene e le “punta”, sperando che gli umani rimedino. Molte cose sono visibili, ma serve qualcuno che ce le indichi. Quelli di Topo Gino sono suggerimenti; se scrivo che i “collaborazionisti del consiglio comunale” non se la cavano abbastanza bene, è perché penso che l’opposizione dovrebbe fare di più».
A proposito, qualcuno ti accusa di essere la voce di un ben determinato gruppo consiliare, cosa rispondi? «Non favorisco nessuno, mi limito a puntare il dito sui “pasticci”». Cosa ti ha spinto a ritornare? «Il momento storico a livello locale e nazionale. Mi andava di riprendere a scrivere di quello che pensavo. In fondo, non faccio niente di male, al massimo infastidisco qualcuno».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale