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Attualità

Chiamparino ad Asti: «Semplificare
e fare rete tra i diversi territori»

Hanno chiesto risposte tempestive e chiare i sindaci dell’Astigiano che, venerdì pomeriggio, hanno avuto modo di confrontarsi con il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, arrivato ad Asti insieme a quasi tutti i componenti della Giunta regionale. Una visita sicuramente importante nella quale, più che offrire soluzioni, Chiamparino ha voluto raccogliere istanze, suggerimenti e anche critiche per migliorare l’operato della Regione…

Hanno chiesto risposte tempestive e chiare i sindaci dell’Astigiano che, venerdì pomeriggio, hanno avuto modo di confrontarsi con il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, arrivato ad Asti insieme a quasi tutti i componenti della Giunta regionale. Una visita sicuramente importante nella quale, più che offrire soluzioni, Chiamparino ha voluto raccogliere istanze, suggerimenti e anche critiche per migliorare l’operato della Regione a favore delle province decentrate. «Questo incontro ci permette di ascoltare per capire bene i problemi del territorio – ha esordito Chiamparino rivolgendosi ai primi cittadini intervenuti nella sala consiliare della Provincia – ma anche per dirvi qualcosa che abbiamo già fatto».

PATTO DI STABILITA’ – Chiamparino ha informato i sindaci dell’avvio di un confronto tra le Regioni e lo Stato per cercare di trovare il modo di togliere la morsa del patto di stabilità dai singoli Comuni (che, di fatto, impedisce di poter spendere risorse di cui si dispone) per metterlo in capo alle città metropolitane, da una parte, e alle Regioni, dall’altra. «Questo non aggiunge soldi – ha spiegato il presidente – ma potrà essere di qualche aiuto. Comunque non aumenteranno le risorse disponibili e ci saranno incertezze che dobbiamo ancora valutare rispetto al bilancio del 2015». In effetti Chiamparino ha ricordato che la Regione «ha un disavanzato 2013 di 364 milioni di euro il quale potrebbe anche aumentare».

SANITA’ – Altro nodo gordiano della nostra provincia e la sanità. Chiamparino ha confermato l’autorevolezza dell’ospedale Cardinal Massaia «che è tutto attrezzato per tenere il proprio posto» e ribadito l’intenzione di portare a compimento l’ospedale della Valle Belbo. «Ma bisogna poi vedere la funzione cui sarà chiamato, – ha precisato Chiamparino – senza dimenticare che dovrà essere un modello di integrazione con il resto del territorio». Insomma, per usare le parole del presidente, «nessuno può più avere il proprio ospedalino sotto casa».

TRASPORTI – Di tutti gli argomenti trattati durante la visita astigiana, i trasporti sono l’affare più spinoso perché Chiamparino ha dimostrato di conoscere bene lo stato in cui versano le linee extraurbane e il rischio che molti paesi corrono di essere tagliati fuori da ogni collegamento. «Ci sono realtà che rischiano di essere completamente emarginate da qualsiasi tipo di trasporto pubblico – ha evidenziato – ma ricordiamo che ci sono treni e pullman che viaggiano in parallelo sulle stesse direzioni. Abbiamo stanziato 6,7 milioni di euro per tamponare le falle più evidenti del trasporto pubblico ma, in vista della gara d’appalto del 2016, chiederemo una programmazione del tpl che integri il trasporto ferroviario con quello su gomma, l’unico modo per comprendere i singoli paesi»

PROMOZIONE E SVILUPPO – Fra meno di 6 mesi si aprirà l’Expo di Milano ma è ancora molto vaga la partita che dovrà/potrà giocare il sud Piemonte. Il riconoscimento delle zone Unesco è una carta giocabilissima ma dipende se ci sarà una squadra ben affiata sul campo. «La nomination Unesco può diventare appiglio importante per la valorizzazione del territorio – ha precisato Chiamparino – Mi sono chiesto perché il Vinitaly si faccia a Verona anziché Asti e, sebbene sembri una provocazione, non lo è. Qui si può lavorare ad un salone che punti sulla qualità del vitigno e dei produttori a livello italiano perché l’Astigiano ha tutte le carte in regola per farlo».

PROVINCE – Il 12 ottobre il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, diventerà il nuovo presidente della Provincia. Un ente di secondo livello, con le casse abbastanza anemiche da mettere in forse i servizi più elementari (sgombero neve, manutenzione scolastica e delle strade). Brignolo è stato il primo a chiedere garanzie che le Province siano messe nelle condizioni di poter garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini. Chiamparino ha ricordato ai sindaci lo stanziamento di 23 milioni di euro per dare una boccata d’ossigeno a questi enti che, declassati di colpo, devono anche affrontare la nascita delle città metropolitane come Torino, enti riconosciuti a livello costituzionale. «Io vedo una sola strada – ha risposto il presidente – Per tutto ciò che non riguarda l’area metropolitana, la Regione deve saper essere un soggetto facilitatore al fianco delle province, sia su temi come la sanità e i trasporti, sia come aiuto nello sviluppo del territorio e per far crescere l’economia».

SEMPLIFICAZIONE – Un tema cui tutti i presenti hanno dimostrato di essere sensibili è stato quello della semplificazione nei rapporti tra Comuni e Regione. «Vi chiedo di segnalarci dove siano i rallentamenti e le farraginosità nell’interfacciarvi con la pubblica amministrazione perché abbiamo bisogno di capire dove intervenire dal momento che le difficoltà viste da chi siede in alto non sono le stesse di chi vive in un Comune con 600 o 400 abitanti».

Riccardo Santagati

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