Sergio Chiamparino ha stravinto le elezioni regionali del Piemonte dando un cambio di marcia alla regione dopo 4 anni di governo Cota. Una vittoria che gli stessi candidati si aspettavano ma non così schiacciante; uno tsunami sul quale ha indubbiamente influito il ciclone Matteo Renzi e la macchina delle riforme messe in atto nel corso degli ultimi 2 mesi. Il consigliere uscente del PD, Angela Motta, incassa 4.806 voti e, insieme a Giorgio Ferrero…
Sergio Chiamparino ha stravinto le elezioni regionali del Piemonte dando un cambio di marcia alla regione dopo 4 anni di governo Cota. Una vittoria che gli stessi candidati si aspettavano ma non così schiacciante; uno tsunami sul quale ha indubbiamente influito il ciclone Matteo Renzi e la macchina delle riforme messe in atto nel corso degli ultimi 2 mesi.
Il consigliere uscente del PD, Angela Motta, incassa 4.806 voti e, insieme a Giorgio Ferrero (listino di Chiamparino) sarà in Consiglio regionale. «E' stata una campagna elettorale molto complessa – commenta Motta – che però mi ha dato grandi soddisfazioni per la riaffermazione personale. I voti potevano essere di più ma per via di tanti errori sulle schede delle europee ho perso numerose preferenze. La coincidenza di tre diversi tipi di elezione ha evidentemente creato confusione tra molti cittadini. Chiamparino è un buon candidato, molto stimato e amato, anche per il lavoro svolto in passato; il clima di queste ultime settimane lasciava intendere che sarebbe stato il nuovo presidente, considerata anche la divisione del centrodestra».
Felice per l'ottimo risultato è Giorgio Ferrero, segretario provinciale del PD. «E' andata bene sia alle europee che alle regionali dove non avevamo dubbi a riguardo – commenta Ferrero – Renzi ha sicuramente dato uno sprint in più ma la candidatura di Chiamparino è stata vincente fin dall'inzio. Ora è tempo di stemperare i toni e dedicarsi a risolvere i problemi». Sicuramente ha di che gioire Michele Miravalle, il secondo candidato al Consiglio regionale tra le fila del Partito Democratico. «Sono felice di aver contribuito, con i miei 2.854 voti, a questo straordinario risultato del PD che è andato oltre il 40%. Per quanto mi riguarda, mi ero prefissato un obiettivo personale compreso tra le 1.500 e le 2.000 preferenze. In città è andata bene ma anche sul territorio l'operazione "cambia l'aria" ha completato la sua prima tappa. Ora continuerò a lavorare, con un bel gruppo che si è creato – conclude Miravalle – per portare avanti la voglia di cambiamento che abbiamo iniziato tutti insieme».
Da parte degli altri partiti della coalizione c'è analoga felicità per la vittoria di Chiamparino ma tra i gruppi non tutti sono riusciti a raggiungere l'obiettivo che si erano prefissato. E' il caso, ad esempio, di Scelta Civica alla sua prima prova del fuoco, in Piemonte, dopo l'abbandono di Mario Monti. «Considerate le condizioni date, non avevano grandi aspettative ma sicuramente speravamo almeno in un 2% e, personalmente, in qualche preferenza in più». Così Gian Luca Musso, candidato regionale per Scelta Civica e attuale coordinatore provinciale (450 voti), commenta l'esito delle elezioni di domenica. «Ora faremo una valutazione tra i vari coordinatori confrontando tutti i dati regionali – prosegue Musso – ma credo che parte del nostro elettorato sia stato assorbito da Renzi. In ogni caso ritengo il progetto di Scelta Civica ancora attuale nella misura in cui sia da stimolo per quei Governi che dicono di voler fare le riforme: noi controlleremo che le portino avanti».
Come Scelta Civica anche SEL – Sinistra, Ecologia e Libertà – sperava in un risultato migliore. «La coalizione di Chiamparino è andata bene ma si è nuovamente abbassata l'affluenza elettorale rispetto alla politiche dell'anno scorso, nonostante ci fossero in molti paesi le amministrative a fare da traino. – commenta il candidato al Consiglio regionale Enzo Sobrino (143 voti) – Questo è un dato da tenere a mente insieme all'altro dato che vede premiare, sempre di più, i conduttori solitari al comando che svuotano il senso dei progetti politici. E' chiaro che il risultato di SEL non ci piace mentre apprendiamo il dato consistente ottenuto nell'Astigiano da Tsipras, un risultato su cui bisogna ragionare d'ora in avanti».
Per Andrea Cerrato, assessore al Turismo e allo Sviluppo economico di Asti, il risultato è al di sotto delle aspettative (301 voti), pur esprimendo soddisfazione per il quello ottenuto da Sergio Chiamparino, risultato che è anche merito della collaborazione di tutti. «Verosimilmente, il PD ha finito per fagocitare le diverse realtà della coalizione, inoltre sembra sia stato difficile far emergere la preferenza nel voto. L'idea era di arrivare ai risultati di due anni fa nelle comunali, ma l'importante è guardare al dato complessivo. Questo risultato – aggiunge l'assessore Cerrato – è uno stimolo per far emergere la visibilità dei Moderati».
Molto telegrafico Valter Valle (Lista Chiamparino per il Piemonte, 705 voti) che, contattato in tarda serata, si limita ad un «siamo soddisfatti per il risultato ottenuto».
Riccardo Santagati, Manuela Zoccola e Davide Baino