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Uno dei gruppi di donatori premiati alla festa dell'Avis
Attualità

Chiusi i festeggiamenti per gli 80 anni dell’Avis

Si è chiusa con un lungo applauso rivolto ai cantanti sul palco del teatro Alfieri la festa per gli ottant’anni dell’AVIS astigiana.

L’Avis ha festeggiato i suoi 80 anni di vita

Si è chiusa con un lungo applauso rivolto ai cantanti sul palco del teatro Alfieri la festa per gli ottant’anni dell’AVIS astigiana, un’associazione che riunisce quasi diecimila volontari astigiani e che sin dalla nascita ha fatto della solidarietà la sua stessa essenza. Protagonisti della festa del donatore di sangue sono stati il tenore Enrico Iviglia, il mezzo soprano Irene Molinari e il baritono Gabriele Nani, accompagnati dal pianista Andrea Campora. Insieme hanno eseguito brani dal “Barbiere di Siviglia” ma anche alcune delle più belle canzoni del repertorio musicale italiano, sempre applauditissimi da un pubblico che ha letteralmente gremito il teatro “Alfieri”.

Premiati i volontari

Negli intermezzi sono stati premiati i volontari che hanno compiuto da 8 a 125 donazioni, tutti indistintamente accompagnati dagli applausi del pubblico presente in sala.
Nel pomeriggio, nella ex sala consiliare del Municipio, si è invece fatta una sintesi delle diverse attività dell’AVIS, alla presenza dell’assessore comunale alla salute, Mariangela Cotto, del presidente regionale AVIS Giorgio Groppo, di Elena Porro, presidente AVIS provinciale Asti, di Ilvana Scuvera, direttrice dei Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del “Massaia”, di Elda Feyles, capo dipartimento dei Servizi del “Massaja”, del presid.
AVIS provinciale di Cagliari, Francesco Letizia, del responsabile del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Brotzu-Cagliari, Mario Pani e di Rina Latu, già vice presidente AVIS nazionale.

Novemila donatori

Bruna Accornero, presidente della Comunale di Asti, ha ricordato che “dai 15 donatori del 1938 si è giunti agli oltre 9000 di oggi grazie alla sensibilità e alla generosità degli astigiani.
E’ stata una bella corsa per la vita, sempre guardando a chi ha bisogno: negli ultimi dieci anni, l’AVIS astigiana ha raccolto 139.000 sacche, molte delle quali sono andate in Sardegna.” Il dott. Pani ha chiarito che “delle oltre 20.000 sacche che ogni anno riceviamo, un terzo viene da Asti: grazie ad esse i nostri talassemici hanno una vita migliore e più lunga.”

Sangue assolutamente sicuro

La dott.ssa Scuvera ha ricordato che “da sempre si lavora con grande collaborazione con AVIS e questo ci permette di avere oggi un sangue assolutamente sicuro. Nel 2017 abbiamo ricevuto oltre 14.000 unità di sangue, che ci hanno concesso la piena autosufficienza: 8000 sacche sono andate in Sardegna e altre hanno sostenuto le necessità degli ospedali piemontesi.”
La presidente Accornero ha poi consegnato ad Eleonora Zollo per Telethon un contributo di 6.670 euro, tratti dai rimborsi regionali concessi all’AVIS. Infine, Giorgio Groppo ha sottolineato che “le cose belle che funzionano, come l’AVIS, si danno per acquisite e manca spesso la necessaria attenzione, mentre occorrerebbe dare più spazio alla medicina trasfusionale. Si deve poi essere fieri che il Piemonte sia la regione d’Italia più generosa del dono del sangue.”

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