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Attualità

Confagricoltura: «Carne di cinghiale
alle mense dei poveri»

E' uno dei problemi più gravi delle campagne astigiane che sta impegnando decine di squadre di cacciatori da anni per arginarlo. Parliamo della presenza e della proliferazione di cinghiali e di

E' uno dei problemi più gravi delle campagne astigiane che sta impegnando decine di squadre di cacciatori da anni per arginarlo. Parliamo della presenza e della proliferazione di cinghiali e di caprioli che provocano danni alle colture, spesso irrecuperabili. Da chi questi danni li vive sulla propria pelle, ovvero gli agricoltori, arriva una proposta per voce di una delle associazioni di categoria, la Confagricoltura di Asti: «Perchè non destinare le carni di cinghiali e caprioli a fini solidali, con particolare occhio di riguardo per case di riposo e mense sociali al fine di consentire diverse tipologie di pranzi e cene? Offrire un piatto di polenta con contorno di cinghiale e capriolo – dice Confagricoltura – sarebbe un gesto concreto, solidale e decisamente gustoso che può essere garantito quasi a costo zero».

La proposta arriva all'indomani della diffusione della notizia della firma della convenzione tra la Provincia e l'Associazione Ambulanze Veterinarie Italia per la cattura, il recupero e il trasporto della fauna selvatica ungulata in difficoltà da trasferire per le cure al centro Lipu di Tigliole. «Se da un lato la nostra provincia appare all'avanguardia in materia di protezione della fauna selvatica e nell'applicazione della legge vigente, che prevede il trasporto e il soccorso degli animali feriti in incidenti stradali, tuttavia sorgono dubbi sull'effettiva utilità del provvedimento – è il commento di Confagricoltura – Il soccorso a cinghiali e caprioli può essere letto come un gesto di civiltà ma non bisogna dimenticare i gravissimi danni che gli stessi provocano alle colture nell'Astigiano e i problemi di sicurezza registrati sulle strade, che comportano la necessità di mettere in campo strumenti di contenimento».

I vertici dell'associazione ricordano come agli sportelli dei loro patronati Enapa e Sindacato Pensionati del capoluogo e della provincia, ogni giorno provengano richieste di aiuto da parte delle fasce più deboli con stranieri, anziani, e disoccupati in grande difficoltà ad affrontare obblighi burocratici ed amministrativi che si aggiungono a quelli della pura sopravvivenza.

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