Tre i Comitati a quota cinque vittorie
Sono tre i Comitati del nostro Palio che tallonano San Lazzaro nel numero delle vittorie conseguite (sei!). Con cinque vittorie a testa troviamo Santa Maria Nuova, San Paolo e Moncalvo.
Andiamo a rivisitare il percorso paliesco del Borgo rosazzurro, che debuttò nel 1967 con un sesto posto in finale. Fantino era Donato Tamburelli, detto Rondone, Rettore Bruno Ercole. Quest’ultimo mantenne le redini del Comitato di Santa Maria Nuova fino al 1973. Nel 1968, sotto il diluvio, niente finale per i rosazzurri, traguardo centrato invece l’anno successivo con l’ottenimento del terzo posto. Ercole puntò nuovamente su Tamburelli, ma dovette sostituirlo in finale con Nino Manca poiché “Rondone” decise di non scendere in pista per partecipare all’atto conclusivo della manifestazione. Manca si piazzò alle spalle di San Pietro e San Martino San Rocco. Per ritrovare la “Signora” in finale bisognerà attendere il 1971, quando Giuseppe Mulas su Cecile Aubry andò ad un passo dal successo arrivando ad insidiare da vicino il vincitore Don Bosco-Viatosto. Piazza d’onore bruciante, ma appuntamento con la gloria solo rimandato di un anno.
1972: il primo successo
Siamo nel 1972: Ercole ed il suo Comitato ingaggiarono quale fantino Gaetano Lo Bue, il quale però in batteria, in seguito ad un violento scambio di nerbate con Costigliole (Sergio Ruiu) cadde. Il suo scosso riuscì ugualmente a guadagnare la finale: la dirigenza di Santa Maria Nuova decise di rimpiazzare Lo Bue con Luigi “Gigino” Sassano. Scelta quanto mai azzeccata, poichè nell’atto decisivo della corsa Sassano diede vita ad un “testa a testa” appassionante con San Lazzaro (Santucho) dopo aver infilato San Rocco (Magari). Ultimo giro vietato ai deboli di cuore: Sassano chiese tutto al suo purosangue e venne premiato.
Primo Drappo per la “Signora” dall’anno della ripresa: la vittoria precedente risaliva al 1935.
Bis mancato d’un soffio
Il trionfo, si sa, ha un sapore dolcissimo, al punto che l’anno successivo si tentò un clamoroso bis. Accoppiata di prim’ordine, Graziano Grego su Sheer Call. Dopo una partenza incerta nella finale, il binomio rosazzurro rimontò andando ad insidiare il battistrada San Pietro (Spiga su Avella). Grego strinse i tempi, fin troppo in verità, attaccando l’accoppiata di testa già all’inizio del secondo giro. Troppa fretta: Spingarda aspettò il rivale e lo nerbò duramente, fino a farlo cadere. Svanì per i rosazzurri il sogno della doppietta.
Nel 1974, con Rettore Giorgio Ercole, eliminazione in batteria, mentre l’anno seguente l’esordiente Giuseppe “Nuccio” Scassa raggiunse la finale ma la portò a termine all’ultimo posto (fantino Luigi Sassano su Sheer Call).
Tempi duri
Nel ‘76 tornò Bruno Ercole a guidare il Comitato, ma con poca fortuna. Stesso discorso per Enrico Narbonne nel Palio a seguire. In questo gioco delle alternanze nel rettorato toccò di nuovo ad Ercole nel 1978, ma anche in questa circostanza la finale fu tabù. Annate dure per i rosazzurri: la fortuna non fu mai amica inseguito di Gian Fossa, che in un triennio da Rettore (1979-1981) non superò mai la batteria.
Gli anni del “Pesse”
Cambio della guardia nel 1982 e Comitato guidato da Pier Paolo Ruscalla. Dopo due annate in chiaroscuro il 1984 vide Santa Maria Nuova allestire un’accoppiata di prim’ordine: Beppino Pes sul fortissimo purosangue Sir Edward, una carriera eccellente in ippodromo. In finale, dopo due giri di attesa, si scatenò la “bagarre” tra “Il Pesse” e “Aceto”, fantino di San Martino San Rocco. Grandinata di frustate tra i due: ad avere la meglio fu la più esperta monta biancoverde e la “Signora” dovette accontentarsi della piazza d’onore. Nel 1985, sempre con Ruscalla Rettore e Pes fantino (su Beligambi) arrivò lo stop già in batteria. Il “manico” del Comitato venne poi affidato per un anno a Piero Ferrante, che montò con scarsa fortuna Adolfo Manzi detto Ercolino.
Le annate paliesche 1987 e 1988 furono contrassegnate dal ritorno di Pier Paolo Ruscalla alla guida dei “Grifoni”. Due finali e altrettanti settimi posti, entrambi colti da Salvatore Ladu detto Cianchino.
Il debutto di Chierici da Rettore
Il primo ciclo di rettorato di Franco Chierici incominciò nel 1989 e durò fino al 1996. Un bilancio complessivamente positivo: un secondo, un quarto, due quinti ed un settimo posto. Cinque finali in otto anni con queste accoppiate: 1989, secondo posto al debutto con Beppino Pes su Pitheos; 1990, quinto posto sempre con “Il Pesse” su Pitheos; 1992, quarto posto grazie all’accoppiata Massimo Coghe, detto Massimino, su Gay Time; 1994, settimo posto con Beppino Pes su Nebbyhound e infine 1996, quinto posto con Franco Casu, detto Spirito, su Nebbiuno.
Con Martin e Gonella arriva il secondo trionfo
Il 1997 vide debuttare da Rettore Marco Gonella. Otto i Palii da lui disputati al vertice del Comitato rosazzurro, con subito una finale ed un ottavo posto conquistato da Martin Ballesteros, detto Pampero, su Nebbiuno. Dopo due edizioni senza particolari sussulti (1998 e 1999) arrivò poi il magico 2000, l’anno dei due Palii, con piazza d’onore nello “Straordinario” (Martin su Guera) ed entusiasmante trionfo nell’Ordinario di settembre sempre grazie al formidabile binomio composto da Ballesteros e dall’affidabilissima Guera.
Dopo 28 anni di digiuno Gonella regalò a Santa Maria Nuova il secondo Drappo nella storia del Borgo dall’edizione della ripresa. Nel 2001 e 2002 i “Grifoni” non riuscirono a superare la batteria, obiettivo che invece centrarono nel 2003, ultimo anno del rettorato di Gonella, con Maurizio Farnetani, detto Bucefalo, su Chicca: quarto posto in finale.
La doppietta
Il testimone alla guida del Comitato rosazzurro passò poi a Franco Chierici (un ritorno, e che ritorno…), che dopo un avvio in salita nel 2004 con l’eliminazione in batteria centrò una spettacolosa doppietta. Artefice dei successi in entrambi i casi fu “Bucefalo”. Il fantino di Farneta piazzò la prima zampata nel 2005 su l’Altro (Metacomet), cavallo reperito in extremis dopo che l’esemplare precedentemente scelto per correre venne scartato dalla commissione veterinaria. Il Palio si disputò su una pista al limite della praticabilità per la copiosa pioggia caduta nei giorni precedenti. Bucefalo venne bruciato alla mossa da Massimo Coghe (San Martino San Rocco), che prese il comando con il suo Millennium Bug. Una scivolata sugli anteriori ruppe l’andatura del purosangue biancoverde e Farnetani fu lesto ad approfittarne prendendo il comando. A nulla valsero i disperati tentativi di Coghe e Zedde (San Lazzaro) di passarlo nell’ultimo giro. Bucefalo trionfò a nerbo alzato.
La storia si ripetè l’anno a seguire, il 2006. Altro duello in finale con Coghe (San Rocco), con una sostanziale differenza però rispetto all’anno precedente. Infatti, quando Ambrosione abbassò, a fiondarsi in testa fu Bucefalo con il suo Riverolino, formidabile a respingere i continui attacchi di Coghe e di Blanco, fantino di San Silvestro. Altra perla del “mago” di Farneta e quarto Drappo per Santa Maria Nuova, secondo consecutivo firmato da Franco Chierici nelle vesti di Rettore.
Barbara Concone subentra a Franco Chierici
Il 2007 portò ai “Grifoni” il quinto posto in finale, sempre con fantino Bucefalo, che chiuse il suo rapporto con i rosazzurri nel 2008, dopo averne difeso i colori per sei anni.
Fantino che esce e nuovo Rettore che entra. E’ Barbara Concone a prendere il posto di Franco Chierici. Debutto non troppo fortunato, ma nel 2009 le si spalancarono le porte del Paradiso. Il fantino scelto fu Massimo Coghe, che portò ad Asti Sister Bug, cavalla su cui ripose grande fiducia. I fatti gli diedero ragione: superata la batteria Massimino disputò una finale esemplare, partendo in testa ed incrementando gradualmente il proprio vantaggio. Al punto di alzare il frustino a metà del terzo giro e di togliersi gli occhiali prima dell’ultima curva. La cinquina della “Signora” trovò il suo completamento. L’anno successivo, la Concone riporta il suo Comitato in finale conquistando gli speroni (terzo posto) con Jonathan Bartoletti.
Vittorie sfiorate e tanta sfortuna
Dopo un’annata a venire poco felice (2011), nel 2012 tornò al vertice del Comitato di Santa Maria Nuova Marco Gonella. Il ritorno portò in dote ai rosazzurri il quinto posto, sempre con fantino Jonathan Bartoletti, mentre il 2013 fu l’anno del drammatico incidente alla mossa che costò la vita al purosangue Mamuthones, soggetto di proprietà di Bartoletti. Gonella disputò ancora due Palii da Rettore, entrambi degni di menzione. Quarto posto con Massimo Coghe nel 2014 e piazza d’onore l’anno successivo con Martin Ballesteros su Cà Vittoria. Sempre il “Pampero” regalerà alla “Signora” il terzo posto nel 2016, anno che segnò il ritorno di Barbara Concone alla guida del Comitato.
Sfortunatissimo il biennio successivo: nel 2017 Ballesteros cadde alla mossa e i sogni di gloria si interruppero senza neppur poter correre, mentre nel 2018, ingaggiato quale fantino Gigi Bruschelli detto Trecciolino, un’altra terribile caduta alla mossa compromise le possibilità di Santa Maria Nuova di battersi alla pari con i rivali in batteria. Dopo un ciclo durato tre anni Barbara Concone cedette il testimone al giovane Gianluca Panetto, che nell’unico Palio disputato (2019), sempre con Bruschelli fantino, non riuscì però a centrare l’obiettivo della finale.