L’antenna che la società telefonica Wind aveva intenzione di installare a Cisterna, in regione Pransuè, non ci sarà: così ha deciso il T.A.R. del Piemonte il 21 dicembre scorso, bocciando il ricorso che era stato presentato dalla Wind contro la decisione del Comune di Cisterna di non consentire la realizzazione del ripetitore.
“Il Comune si era opposto alla richiesta – spiega il sindaco Renzo Peletto (nella foto) – perché la zona è sottoposta nel Piano Regolatore a vincolo paesaggistico, che esclude la concessione di un simile permesso. Il territorio di Cisterna interessa molte compagnie, perché è posto su colline elevate: ci sono altre posizioni in cui si potrebbe sistemare un ripetitore, non essendo vincolate da restrizioni, mentre la zona scelta non lo permetteva. Il Comune si è mosso sin da subito a tutela del vincolo paesaggistico, anche se all’epoca non riuscivamo a farlo capire: l’unica nostra intenzione è stata quella di far rispettare il regolamento, sulla base del quale avevamo già negato alcune richieste edilizie.”
Contro l’antenna, alta 42 metri e che nel panorama si sarebbe stagliata accanto alla sagoma del castello, si era levata immediatamente la protesta di molti cittadini ed una raccolta di firme organizzata dal Museo di Cisterna e dal Polo Cittattiva. Il TAR, nel respingere il ricorso, ha condannato la Wind al pagamento delle spese processuali, obbligandola a versare al Comune di Cisterna la somma di 4.000 euro.