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Polemica chiusa

Cisterna d’Asti: l’antenna di regione Saretto resta dov’è

La Sovrintendenza nega la possibilità di spostarla. Il sindaco: «Abbiamo le mani legate»
Una comunicazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, giunta in data 15 gennaio ai comuni di Montà d’Alba e di Cisterna, chiude in termini perentori la polemica sorta sull’installazione di un’antenna di 34 metri per la telefonia prevista nel PNRR in regione Saretto, al confine fra i territori dei Comuni di Cisterna e di Montà d’Alba.

Nel documento, che respinge la richiesta dei sindaci di valutare lo spostamento dell’antenna in altra posizione, si dice testualmente: «La richiesta di diversa collocazione non è stata ricevuta in sede di parere istruttorio in quanto … si è debitamente ponderato il fatto che da un lato le coordinate proposte dalla società Inwit SpA per la localizzazione del nuovo impianto fossero state “individuate da INFRATEL nel bando del Piano Italia 5G al fine di raggiungere un determinato livello di connettività” e non autonomamente dal proponente e che, se modificate, avrebbero reso “non possibile soddisfare le esigenze di copertura individuate”».

Per il sindaco di Cisterna, Renzo Peletto «questa è la dimostrazione che in alcuni casi non si può far nulla perché abbiamo le mani legate da disposizioni superiori. Molte persone, prima di aderire a petizioni, dovrebbero cercare di capire come stanno le cose: non è piacevole essere incolpati inutilmente, magari da chi non abita neppure nei nostri territori».

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