È Trento la provincia italiana in cui si vive meglio. A premiarla è la tradizionale classica, pubblicata da 36 anni, de Il Sole 24 Ore che porta sul podio anche Bolzano (2°) e Udine (3°). Asti, che ha perso cinque posizioni, si ferma al 54° posto su 107 tra le province di Venezia (53°) e Biella (55°).
In Piemonte, meglio di Asti fanno Cuneo (27° posizione, +10 rispetto all’anno scorso) e Novara (45° posizione, -13 rispetto al 2024). Dietro Asti la già citata Biella (-5 posizioni), Torino (57° posizione, +1), Vercelli (60° posizione, +3), Verbanio-Cusio-Ossola (61°, -1) e Alessandria (70°, -6).
Asti ottiene la performance migliore per un 5° posto nella presenza per sportelli bancari (56 ogni 100mila abitanti) mentre quella peggiore è il 107° posto per mortalità stradale in ambito extraurbano. Per quanto riguarda la sicurezza, un dato sempre molto controverso, Asti si attesta al 69° posto per furti in abitazione, all’83° per “percezione di insicurezza”, 98° per danneggiamenti, 47° per truffe e frodi informatiche, 21° posizione per furti con strappo, ma anche al 6° posto per rapine sulla pubblica via.
L’indagine è come sempre una fotografia sul benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
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