Cocconato risplende, e lo fa con la dolcezza del gelato e la passione del cuore. Il 1° novembre, a Golosaria a Milano Alberto Marchetti e la sua Combriccola sono stati celebrati come “Interpreti della Contemporaneità Totale”, un riconoscimento che racconta non solo il talento di un maestro gelatiere, ma il sogno di contribuire alla vita di uno dei borghi più belli di Italia, a un pezzo di memoria, a un territorio.
Paolo Massobrio non ha esitato a definire Alberto Marchetti il gelatiere migliore d’Italia ma il premio arriva come un riconoscimento al progetto coraggioso e creativo della Combriccola Marchetti, il gruppo di amici che insieme ad Alberto sta trasformando Cocconato in un laboratorio di bellezza, gusto e cultura.
Sul prestigioso palco di Golosaria Alberto ha raccontato di quando, da bambino, trascorreva i weekend tra Morisengo e la gelateria dello zio a Cocconato. Dopo anni, tornato per cercare una casa per la sua famiglia, ha trovato la gelateria chiusa e molti negozi in difficoltà. Da questo vuoto è nata un’idea semplice e potente: riempire il borgo di vita, acquistando fondi vuoti e restituendo a Cocconato tutto il suo splendore.
Oggi la Combriccola Marchetti conta l’osteria, la salumeria, la pizzeria, la gelateria e la Ciclofficina, dove il cibo incontra l’avventura sulle e-bike. Le vie si sono riempite di eventi e la passione per il territorio ha dato origine anche a nuove esperienze gastronomiche: nelle gelaterie di Alberto è nato il gusto alla Robiola di Cocconato, ingrediente simbolo del territorio e delle sue tradizioni, protagonista anche in pizze e souvenir.
Non solo gusto ma poesia e arte: i fondi vuoti sono diventati luoghi di creatività, un albergo diffuso che guida i visitatori lungo la via centrale del borgo, fino al cuore medievale di Cocconato, dominato dalla chiesa e permette a tutti di spingersi a conoscere Cocconato da nuovi punti di vista.
«Il premio di Golosaria è un importante riconoscimento del lavoro che stiamo facendo insieme al Comune – dichiara Marchetti – È un riconoscimento al sogno di vedere Cocconato ancora più bella di come la ricordavo da bambino.»