Cerca
Close this search box.
monchi
Attualità
Anniversario

Cocconato: il ricordo della battaglia di Nikolajewka nella festa sezionale degli Alpini

Per il suo eroico comportamento il cappellano militare don Antonio Monchietto (parroco di Cocconato dal 1954 al 1983) si vide atttribuire la medaglia di bronzo al valor militare
L’81° anniversario della battaglia di Nikolajewka e il 41esimo anniversario della scomparsa del parroco don Antonio Monchietto saranno ricordati domenica prossima in una commemorazione, organizzata dal Gruppo Alpini di Cocconato, dal 2020 riconosciuta dall’A.N.A. di Asti manifestazione sezionale.

La battaglia di Nikolajewka fu combattuta il 27 gennaio 1943 sul fronte sovietico, una delle più terribili del conflitto, in cui gli Alpini della Tridentina riuscirono a rompere l’accerchiamento russo; l’eroico comportamento del cappellano militare don Antonio Monchietto (parroco di Cocconato dal 1954 al 1983) gli valse la medaglia di bronzo al valor militare.

Il 27 settembre 1941 don Antonio aveva iniziato il ministero di cappellano militare nel battaglione Verona del 6° Reggimento Alpini Tridentina. Il 27 e 28 luglio 1942 dalla stazione ferroviaria di Asti partirono quattro lunghi convogli diretti al fronte. Raggiunto il territorio ucraino, anziché proseguire per il Caucaso, come era stato detto agli alpini prima della partenza, iniziò una lunga marcia, in buona parte a piedi (e in parte con autocarri) per il fronte di Bolschoj, raggiunto il 2 settembre 1942; lasciata il 10 ottobre Gorgakowo, il battaglione raggiunse dopo dieci giorni di marcia a piedi Certkowo, da dove in treno, proseguì per Podgornoje, assumendo il 1^ novembre 1942 lo schieramento in linea sul Don.

La notte del 24 dicembre don Monchietto celebrò in un’ibsa la messa di Natale. Per il cappellano iniziò un lungo periodo dedicato al soccorrere non solo spiritualmente i tanti feriti e a seppellire i morti: le battaglie di Postojakyi del 9 gennaio 1943 e di Nikolajewka del 27 gennaio 1943 furono le più terribili e gli Alpini della Tridentina riuscirono a rompere l’accerchiamento russo.

Don Antonio venne tradotto prigioniero nel terribile campo di concentramento tedesco di Deblin Irina, in Polonia, ove fu di enorme beneficio per gli internati, molti dei quali si salvarono da morte sicura grazie ai suoi interventi, facilitati dalla buona conoscenza della lingua tedesca. Gli alpini del Verona, rimasero molto legati al loro cappellano e ogni anno venivano a fargli visita a Cocconato, un’amicizia consolidata sui campi di battaglia e un segno di riconoscenza per quanto egli aveva fatto per loro.

Alle 10 l’ammassamento e l’alzandiera presso il parco della Rimembranza, in piazzale Obert, a seguire l’alzabandiera. Quindi le Penne Nere presenziaranno alla mella messa solenne nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione, durante la quale saranno ricordati don Monchietto, il capogruppo Luciano Vai, la madrina Angioletta Fasoglio e gli altri alpini andati avanti. Successivamente gli alpini si recheranno in corteo al cimitero per deporre omaggi floreali alle tombe del parroco e dello storico capogruppo. La manifestazione si con La manifestazione si concluderà con il pranzo presso il ristorante Cannon d’Oro (costo 35 euro, prenotazioni al 3339911470).

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale