Le consultazioni elettorali fissate per il 25 settembre costringono a cambiare la data del 53° Palio degli Asini, che riprende dopo due anni di interruzione per la pandemia. L’associazione Palio, guidata da Giorgio Apostolo, si è immediatamente riunita e, scartata l’ipotesi di posticiparlo alla domenica successiva, in quanto avrebbe coinciso con la corsa ragliante di Montafia (che vede impegnati gli stessi asinelli e alcuni corridori cocconatesi), le scelte erano se anticiparlo a domenica 18 oppure posticiparlo a domenica 9 ottobre. Cinque borghi su sette hanno optano per quest’ultima soluzione, in quanto sarebbe stato troppo impegnativo e complesso organizzare due eventi nello stesso week-end.
A contendere il drappo dei Radicati al Principato di Moransengo, vincitore a sorpresa dell’edizione del cinquantenario, saranno i borghi Airali, Brina, Colline Magre, San Carlo e Torre e Tuffo; mancherà solo Freccia, che peraltro non è un vero e proprio borgo, ma creato da un gruppo di giovani. Confermata la sera di sabato 17 la Fiera medievale, durante la quale è prevista la cerimonia di investitura del capitano del Palio. Il 18 ottobre durante la messa solenne avverrà la cerimonia di benedizione del drappo del palio, dipinto per il terzo anno consecutivo da Angela Bertiglia.
Il programma della giornata del 9 ottobre prevede, con partenza anticipata alle 14 e senza momenti di spettacolo lungo il percorso (al fine di accorciare i tempi), il pregevole corteo storico con circa 400 figuranti in costumi d’epoca a rappresentare momenti ed episodi di storia cocconatese dell’epoca medievale. Cavalieri, dame, scudieri, armigeri, popolani, sbandieratori seguiranno il carroccio del Comune attraverso le vie del paese. Al termine del corteo si darà inizio alla corsa, disputata su un percorso naturale, ricoperto di segatura per proteggere gli animali: da piazza Giordano in salita si arriva alla centrale piazza Cavour e di qui, attraverso lo stretto budello di via Alfieri si torna, in discesa, alla zona di partenza. La corsa sarà suddivisa in due batterie di qualificazione, una di recupero e la finale.
Questa manifestazione venne ideata nel 1970 da Giancarlo Piazzo (che aveva visto una analoga corsa a Calliano dove lavorava in banca), dal farmacista Michelangelo Montanaro, di concerto con il ragionier Mirabelli della Pro loco, il sindaco Piero Bava, il veterinario Lorenzo Bo, indimenticabile primo capitano in sella alla mitica mula bianca. Nel corso degli anni il corteo è stato progressivamente arricchito e curato anche nei minimi dettagli; dal 2003 la manifestazione è riconosciuta dalla Federazione Italiana Giochi Storico.