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Notevoli disagi

Cocconato: l’addio definitivo al distributore di carburanti

Con un imponente scavo smantellatele due cisterne in corso Pinin Giachino
Con un imponente scavo sono state smantellate le due cisterne del distributore Tamoil, in corso Pinin Giachino. Nei mesi scorsi erano già state asportate le colonnine.

Il paese resta dunque definitivamente senza distributore di carburanti. L’impianto gestito per quattro anni da Marco Perotto come self service, era stato chiuso il 31 dicembre 2022, in quanto l’attività non era ritenuta più remunerativa per il continuo cambio del prezzo dei carburanti. Inutili era state le ricerche attivate dal Comune per la ricerca di un nuovo gestore.

In passato nell’abitato, oltre al distributore di corso Pinin Giachino, a lungo gestito da Remo Rossotto e poi dal figlio Valter, vi era un secondo impianto in piazza Cavour, aperto nel 1950 e gestito dal bar Ferrero, chiuso negli anni Ottanta nell’ambito di un piano regionale di riordino della rete distributiva del carburante.

Dopo che lo scorso anno sono stati chiusi anche i distributori di Piovà Massaia, in frazione Gallareto, e quello di Cerreto sulla provinciale (dotato di bar e autolavaggio), i cocconatesi e gli abitanti dei paesi limitrofi per far rifornimento devono recarsi ai due distributori di Castelnuovo Don Bosco oppure a quello di Murisengo, in località Gallo. La mancanza di un distributore in zona sta comportando notevoli disagi in particolare per gli anziani, nonché per rifornire i mezzi del Comune, gli scuolabus e le ambulanze della Croce Rossa.

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