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Agriturismi: manca la comunicazione
Attualità
Calo delle presenze

Coldiretti, agriturismi: tutto pronto per i ponti di primavera

Il settore nell’ultimo anno ha registrato -27% presenze per assenza stranieri

Oltre un quarto dei turisti è stato perso nell’ultimo anno dalle aziende del settore agrituristico rispetto a prima della pandemia, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani.  E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti in riferimento alle difficoltà del settore della ristorazione evidenziate nel rapporto Fipe. Tra alloggio e ristorazione, l’agriturismo italiano, con il balzo dei prezzi dell’energia, ha perso 1,25 miliardi tra il 2020 (758 milioni) e il 2021 (500 milioni), secondo le stime della Coldiretti su dati Ismea, dai quali si evidenza che prima della pandemia, nel 2019, il fatturato era di 1,56 miliardi.

“Per le nostre imprese agrituristiche il 2021 è stato ancora un anno difficile, anche se con buoni segnali di ripresa soprattutto d’estate” – spiega Giovanna Soligo presidente Terranostra Asti – “anche perché l’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid in quanto contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Oltretutto, i nostri agriturismi sono altamente qualificati grazie ai corsi che vengono periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità. Per questo auspichiamo in una concreta ripresa anche in vista delle prossime festività pasquali e dei prossimi ponti primaverili: siamo pronti ad accogliere al meglio i turisti offrendo la nostra cucina piemontese, sempre con attenzione a non sprecare nulla, e i diversi servizi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche per appassionati della cultura e del benessere”.

“La riscoperta dei piccoli borghi è anche una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, le tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente. – spiega Marco Reggio presidente Coldiretti Asti.

“Per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione per questo è fondamentale controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, la tipologia e i prodotti coltivati direttamente per accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona” conclude Diego Furia direttore di Coldiretti Asti.

Sul sito di Coldiretti Asti è stato realizzato un censimento di tutte le strutture agrituristiche del circuito Terranostra/Campagna Amica che potrà facilitare i turisti nella scelta delle strutture dove poter soggiornare nei nostri territori.

Questo il link al sito: https://asti.coldiretti.it/terranostra-campagna-amica-asti/

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