“Con il rincaro record dei prezzi mondiali per l’alimentazione degli animali dei prodotti alimentari è importante lo stanziamento di 94 milioni di euro per le stalle in crisi già colpite dagli effetti delle chiusure per il Covid e del rallentamento dell’attività dei ristoranti”. E’ quanto sostiene Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti in occasione dell’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni sul decreto del Ministero delle politiche agricole per le filiere zootecniche.
“Un provvedimento necessario, frutto del lavoro congiunto tra il Ministro Patuanelli e le Regioni, per fronteggiare l’impennata dei costi dei mangimi che, con l’aumento del +80% per la soia ed il +50% per il mais, ha superato in molti casi anche il 30% rispetto allo scorso anno e che risponde bene all’urgenza di far arrivare presto alle aziende gli aiuti – continua Diego Furia Direttore Coldiretti Asti-. Le nostre imprese stanno già affrontando la crisi che ha colpito la ristorazione, con le continue chiusure degli scorsi mesi, dove le nostre pregiate carni, come la razza Piemontese, trovavano lo sbocco principale”.
“Per questo occorre garantire la sostenibilità finanziaria delle stalle, – continua Furia – in modo particolare di quelle dedicate all’allevamento della Piemontese e di tutte le filiere zootecniche, affinché i prezzi riconosciuti agli allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime. L’allevamento è un’attività così strategica per la nostra provincia che strumenti di sostegno come questi sono fondamentali per far ripartire il comparto”.
Su forte sollecitazione di Coldiretti il decreto prevede un pagamento automatico senza nuove domande alle imprese che abbiano già fatto domanda sul primo Fondo filiere zootecniche. Vengono fatti salvi i controlli già effettuati e resta fermo il limite di 225mila euro massimo di aiuto previsto dalla norma europea “Quadro temporaneo Covid-19”. Il decreto prevede in ogni caso la possibilità di presentare nuove domande con una riserva del 20% del budget assegnato a ogni singolo intervento. In caso dovessero residuare risorse, le stesse saranno ripartite sempre in automatico sulle domande già presentate.