Lo shrinkflation è solo l’ultima trovata per scaricare l’aumento dei costi alimentato dalla guerra in Ucraina sugli anelli deboli della filiera come consumatori e produttori. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione dell’antitrust di accendere un faro su questa particolare tecnica di marketing attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni senza ridurre i prezzi.
“Con la guerra si moltiplicano speculazioni e pratiche sleali sui prodotti alimentari”, sottolinea Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – “Si va dai tentativi di ridurre la qualità dei prodotti offerti sugli scaffali alle etichette ingannevoli fino al taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione”.
“Una situazione inaccettabile se si considera che per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori, ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi” sottolinea il direttore di Coldiretti Asti Diego Furia riportando i risultati una recente analisi Coldiretti su dati Ismea.
“Per garantirsi prodotti freschi e di qualità, ma anche per sostenere il sistema produttivo territoriale e non cadere negli inganni, il nostro consiglio è di acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica” concludono Reggio e Furia.
I Mercati di Campagna Amica ad Asti sono in Piazza Statuto tutti i martedì dalle 14 alle 18,30; in Piazza Alfieri, tutti i giovedì dalle 14 alle 18,30; in Piazza Alfieri, la prima domenica del mese dalle 9,30 alle 18,3o; al Mercato Contadino di Corso Alessandria 271 – tutti i mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 14.