“Finalmente al via nuove, specifiche e straordinarie misure per il depopolamento dei cinghiali attraverso regole omogenee da applicare in tutta la Regione per arrivare ad abbattere 50 mila cinghiali, a seguito dello scoppio della Peste Suina Africana accaduto ormai più di due mesi fa”. È quanto commenta Coldiretti rispetto all’ordinanza firmata dal governatore, Alberto Cirio.
“Grazie alle sollecitazioni e al costante lavoro di lungo periodo di Coldiretti con gli assessori alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e all’Agricoltura, Marco Protopapa, si potrà ora attivare tutte quelle specifiche misure straordinarie per arrivare a potenziare le attività di contenimento” – sottolineano Marco Reggio presidente Coldiretti Asti e Diego Furia direttore Coldiretti Asti.
Tutto questo sarà possibile con azioni notturne mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia, oltre a riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare gabbie per la cattura degli animali fino a rendere indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti.
“Occorre, però, adesso rendere operativa, nel più breve tempo possibile, tale ordinanza per evitare di sprecare altro tempo e dare risposte concrete alle nostre imprese” concludono Reggio e Furia.
Il provvedimento ha validità su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno e, nella zona infetta e nella zona di sorveglianza attiva, le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensità possibile nei tre mesi successivi all’entrata in vigore dell’ordinanza.