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Coldiretti: Verticale di 6 Nizza docg con il viticoltore Gianluca Morino

Iniziativa partita 20 anni fa da 12 giovanissimi viticoltori (in media 22enni) su 18 Comuni e che oggi ne conta 90

Identità e differenze di sei diverse annate di Nizza docg nella giornata dello scorso mercoledì 16 novembre all’EnotecAmica del Mercato Contadino di Asti, con una speciale Verticale in compagnia del viticoltore Coldiretti Gianluca Morino.

Un viaggio tra la narrazione e la degustazione dei sapori più autentici, per atterrare nel territorio del Nizza (ricompreso in 18 municipalità), dove la Barbera è prodotta seguendo un rigoroso Disciplinare che, oltre a puntare su una base ampelografica in totale purezza, passa attraverso una resa uva/vino al 70% con resa netta 70 quintali e ad un’azione di marketing intercontinentale, in cui il prezzo minimo, ergo, il lavoro di viticoltori e vinificatori, fissa una soglia di decoro e di rispettabilità.

Un progetto partito 20 anni fa da 12 giovanissimi viticoltori (in media 22enni) su 18 Comuni e che oggi ne conta 90 in capo all’omonima Associazione, per un milione e quattrocentomila bottiglie, al 70% esportate in tutto il mondo e per l’oltre 20% consumate in Italia da winelovers stranieri. Dalla prima sottozona, conquistata con non poca diffidenza, fino alla Denominazione specifica, per il Nizza docg è stata un’escalation di impegno e di successi.

La Verticale è partita con un 2019 Rocche di Matteo Poggio, un Nizza armonico, luminoso e importante (15°), che mette in sintonia vista, olfatto e gusto, per poi proseguire con il Due Lù 2018 di Annalisa Bocchino che, sebbene, ancora nella fase giovanile, esprime un timbro particolarmente deciso e fruttato, con precursori degli aromi pronti a venir fuori gradualmente. In successione, il Nizza Tre Secoli 2017, una grandissima annata caratterizzata da un caldo importante, foriera di una felice longevità.

Per il 2016 è stato scelto il Nizza di Avezza, vendemmia tardiva ideale da bere tra una decina d’anni quando i precursori degli aromi troveranno giusta espressione, per poi passare al Riserva LaCourt di Michele Chiarlo, Nizza deciso, strutturato ed incontenibilmente espressivo. A chiudere la verticale, Margherita 900 del 2014 di Cascina Garitina, un Nizza che parla del suo territorio, fatto di arenarie, e della sua stagione, quella fredda e piovosa nel periodo vegetativo, ma anche della mano del timbro agronomico/produttivo di Morino, partito dal doppio diradamento in vigna e culminato in una bottiglia “sostenibile”, quella chiusa col tappo a vite, per la migliore ossigenazione del vino e per garantire rispetto all’ambiente, già a partire dalla riduzione dei trattamenti in vigna fino al riciclaggio del tappo stesso.

Ad accompagnare i sei Nizza, i prodotti sani e genuini del Mercato Contadino di Campagna Amica. “Questi incontri, sapientemente curati dal nostro wine coach Paolo Noto, sono particolarmente utili e interessanti per comprendere e apprezzare al meglio le produzioni enoiche di eccellenza astigiana, bandiera di punta in tutto il mondo – apprezza il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia. – Incontri che sono anche occasioni di dialogo, confronto e stimolo all’innovazione sostenibile, quella che, nel rispetto della tradizione e dalla millenaria cultura enoica, guarda al futuro e all’ambiente”.

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