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ALLEVAMENTO LA RONDINE
Attualità
Tra problemi e rincari

Coldiretti: zootecnia tra tradizione-passione-innovazione e caro energia-carni sintetiche

La storia della famiglia Rabino di Villafranca, da cinque generazioni allevatori di razza piemontese

Innovazione, passione e una lunga tradizione contraddistinguono uno dei mestieri tra i più antichi, qual è la zootecnia, oggi, più che mai, messa a dura prova dal caro energia, con bollette triplicate e mangimi più che raddoppiati, e dalla sempre più incombente minaccia delle carni sintetiche coltivate in laboratorio.

A resistere, combattivi e fieri di una tradizione che si tramanda da ben cinque generazioni, è l’Azienda Agricola La Rondine di Villafranca d’Asti, dove Andrea Rabino (vice presidente Coldiretti Asti e presidente ANABORAPI – Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Piemontese), insieme al fratello Gianpiero e al papà Secondino, con non poca fatica, difende un mestiere che è vita, dedizione, fatica e, anche, tanta soddisfazione.

Quella di Andrea e Gianpiero è la nuova generazione che guarda al futuro puntando tutto sulla produzione “a ciclo chiuso”, in un’ottica e una filosofia che antepone il benessere animale, predilige la filiera corta e guarda alle nuove tecnologie nel rispetto della tradizione. Due stalle e diversi paddock ospitano 270 capi bovini di Razza Piemontese, di cui 110 vacche (dai 2 ai 15 anni), 15 manzi per la rimonta e 2 tori, ognuno col proprio nome, scelto con originalità e amore.

Le due grandi stalle sono dotate di sistemi di areazione e aperture controllate che favoriscono il cambio dell’aria per la salute e il benessere animale; soluzioni che, nel contempo, riducono/azzerano il rischio di infezioni polmonari. In cantiere, anche l’installazione dei pannelli fotovoltaici per contrastare il caro energia.

Sempre in un’ottica di contenimento dei costi e di benessere animale, i capi vengono alimentati (al 90%) grazie ai seminativi e ai coltivi di proprietà raccolti su oltre 450 giornate (di cui 250 di prato stabile anche per il pascolo, poi, a rotazione completa, seminativi grano-orzo, mais ortaggi patate e zucche) condotte dagli stessi fratelli Rabino. Inoltre, nella bella stagione, i capi vengono accompagnati al pascolo nei prati che tappezzano le colline circostanti.

Grazie a moderni strumenti digitali, Andrea, Gianpiero e Secondino seguono accuratamente il proprio bestiame in ogni fase: dal concepimento (sia col toro sia con l’inseminazione artificiale di cui Andrea detiene il patentino) al parto, dalla nurserie allo svezzamento, dall’ingrasso fino al macello (in esterna), per poi vendere direttamente ad una macelleria Coalvi Torino (femmine), ad una Cooperativa di Cuneo (maschi) o attraverso la confezione di “Pacchi Famiglia” venduti direttamente ai privati (12 capi all’anno).

A seconda dei periodi, le vacche vengono dotate di un collare speciale in grado di rilevare il calore e, una volta accoppiate e pronte al parto, la loro coda si arricchisce di un altro “gioiellino” della tecnologia: un sensore che avverte Andrea quando iniziano le contrazioni, in modo da intervenire tempestivamente, anche durante la notte, per seguire il parto affinché tutto fili liscio e i vitellini vengano alla luce senza problemi.

Tra le curiosità, l’Azienda Agricola deve il suo nome “La Rondine” alla considerevole presenza dei piccoli migratori dell’ordine dei passeriformi che, non solo concorrono a rendere ancora più bucolico l’allevamento, ma assolvono ad un prezioso ruolo: ghiotte di mosche, le rondini contribuiscono alla loro eliminazione, evitando ad Andrea di intervenire con prodotti chimici.

A minacciare una dimensione tanto esemplare quanto suggestiva è certamente il costo della corrente elettrica, prevalentemente utilizzata per illuminazione, l’impianto miscelazione automatica e il nastro trasportatore per il letame. Un costo che, negli ultimi mesi è triplicato.

“Dai 4/500 euro di costo medio – spiega Andrea, – l’ultima bolletta è impennata a circa 1.300 euro. Ad aumentare, anche i foraggi (costi quintuplicati), così come i mangimi, per esempio, la soia con prezzi più che raddoppiati”.

“Malgrado il prezzo di vendita degli animali vivi sia aumentato un po’, oggi, si lavora in perdita – prosegue Gianpiero.

In uno scenario, già di per sé, difficile ci mancava anche la minaccia della carne sintetica coltivata in laboratorio. “Un prodotto contro natura, contro la cultura, contro l’ambiente, contro la salute e, anche, contro l’intelligenza; non una soluzione ma una strategia ingannevole che passa attraverso false e fuorvianti informazioni mediatiche nell’interesse di poche superpotenze – conclude Andrea. “In Italia gli allevamenti rappresentano una risorsa alimentare ed economica che non impatta sull’ambiente. Le norme ci sono. Vanno rispettate. I capi al pascolo, inoltre, concorrono a concimare e alla manutenzione delle aree verdi collinari e montane in modo assolutamente naturale”.

“L’Azienda Agricola La Rondine è uno dei fiori all’occhiello di Coldiretti Asti – apprezza il Presidente Marco Reggio; – sono la continuità della tradizione tra passato e futuro”.

“La ricerca di soluzioni per abbattere l’impatto del caro energia sulle nostre aziende zootecniche, così come su quelle agricole in generale, è una delle priorità di Coldiretti – sottolinea il Direttore Diego Furia. “L’installazione di impianti fotovoltaici, così come, la costituzione di Comunità Energetiche, certamente, sono potenziali soluzioni volte a contenere i costi, ma occorre uno snellimento dell’iter procedurale affinché i bandi al loro sostegno siano accessibili a tutti. Anche questa è una causa che Coldiretti Asti sta portando avanti presso gli enti superiori (Regione e Governo) al vantaggio dei nostri associati e dell’ambiente”.

Nella foto: Gianpiero, Andrea e Secondino Rabino.

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