«Siamo molto soddisfatti: considerando l’emergenza sanitaria in atto e le difficoltà ad essa collegate, la Colletta alimentare che si è svolta sabato scorso nell’Astigiano ha dimostrato una buona tenuta, tanto che dovrebbe essere in linea con i risultati pre-pandemia del novembre 2019».
Sono le parole di Antonio Bagnulo, responsabile dell’iniziativa di solidarietà per quanto riguarda la provincia di Asti, promossa in tutta Italia dalla Fondazione Banco alimentare. La finalità è raccogliere cibi e prodotti a lunga conservazione, grazie alla generosità di clienti di negozi e supermercati e la disponibilità dei volontari del Banco alimentare che si occupano di distruibuire le derrate alle strutture caritative convenzionate.
La colletta nell’Astigiano
La colletta ha coinvolto nell’Astigiano oltre 500 volontari, alcuni partener storici (ANA, Coldiretti, Coordinamento provinciale protezione civile), 91 punti vendita e 25 strutture caritative, dalla Caritas alle parrocchie. Per quanto riguarda, invece, la quantità di derrate raccolte, non ci sono ancora i dati definitivi, come si evince dalle parole di Antonio Bagnulo.
A differenza del passato, infatti, quest’anno è stata avviata una sperimentazione a livello di stoccaggio. «Mentre in precedenza portavamo tutte le derrate al magazzino di corso Palestro e successivamente le distribuivamo alle strutture caritative convenzionate – spiega Bagnulo – quest’anno abbiamo deciso di saltare qualche passaggio, soprattutto per quanto riguarda i punti vendita in provincia, in modo da evitare eccessivi viaggi con i camion (limitando, di conseguenza, l’inquinamento). Infatti le derrate raccolte in 52 punti vendita sono state stoccate nel magazzino di corso Palestro, per cui sappiamo i dati definitivi, pari a 25.874 chilogrammi, ovvero quasi 26 tonnellate. Per quanto riguarda i rimanenti 39 punti vendita, dislocati quasi esclusivamente in provincia, le derrate sono state subito distribuite alle strutture caritative accreditate, per cui avremo i dati definitivi soltanto nei prossimi giorni. Comunque, calcolando una media di 497 chilogrammi a punto vendita, se questo dato venisse rispettato nei 39 negozi e supermercati rimanenti, arriveremmo a 45 tonnellate. Un risultato che definiremmo ottimo, in quanto in linea con le 44 tonnellate raccolte nel 2019, quando però i punti vendita aderenti erano stati 106, 15 in più rispetto a quest’anno».
La differenza con il 2020
Il confronto va effettuato con il 2019 perché nel 2020 la colletta si è svolta solamente tramite l’acquisto di card solidali, senza la presenza di volontari nei punti vendita a causa della pandemia. «Quest’anno siamo tornati “in presenza”, seguendo comunque l’apposito protocollo di norme anti Covid – conclude – abbinando questa modalità alla possibilità di donazioni on line, che sono sempre utili, in quanto la Fondazione Banco alimentare può utilizzare le somme raccolte per acquistare le derrate che servono maggiormente».
Ultime donazioni
Fino a domenica 5 dicembre, infatti, la Colletta alimentare continuerà attraverso le Charity Card di Epipoli – da 2, 5 o 10 euro – che potranno essere acquistate nei supermercati aderenti, oppure online sul sito www.mygiftcard.it.