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Attualità

Colletta alimentare sottotono
Raccolto il 10% di prodotti in meno

Flessione del 10% per la Colletta promossa dal banco alimentare a favore dei poveri che si è svolta sabato in 110 punti vendita astigiani. I circa 600 volontari coinvolti hanno infatti raccolto 46

Flessione del 10% per la Colletta promossa dal banco alimentare a favore dei poveri che si è svolta sabato in 110 punti vendita astigiani. I circa 600 volontari coinvolti hanno infatti raccolto 46 tonnellate di prodotti a lunga conservazione, donati dai clienti dei negozi che andavano a fare la spesa, contro le 51 tonnellate del 2014. Tutta merce che è stata stoccata nel magazzino del Banco in corso Palestro e che, da questa settimana, sarà distribuita a circa 40 Enti caritativi astigiani (in passato l’iniziativa è riuscita a raggiungere 6.200 persone in difficoltà economica).

A riflettere sui risultati per capirne i motivi Giuseppe Ferrero, direttore provinciale del Banco alimentare. «I motivi della flessione – spiega – sono, secondo me, essenzialmente due: la crisi economica, che ormai è diventata strutturale e vede molte famiglie in difficoltà. E la moltiplicazione di iniziative di questo tipo (di cui siamo stati i precursori 19 anni fa) e di solidarietà in generale, che inducono le persone a “dividere” il denaro dato per beneficenza alle varie associazioni oppure a stancarsi di essere sempre chiamate a sostenere gli altri dal punto di vista economico».

«Detto questo – conclude – la Colletta si è dimostrata ancora una volta una significativa dimostrazione di solidarietà, con questo “esercito di volontari”, dai ragazzini delle medie ai pensionati, che hanno messo a disposizione un giorno intero del loro tempo ai poveri, e con la gente che, seppur con meno disponibilità di denaro, ha donato quel poco che riusciva. Ho visto persone soddisfatte di regalare anche solo un litro di latte a lunga conservazione. Anche perché questa crisi economica così diffusa ha reso maggiormente sensibili le persone, facendo capire loro che, purtroppo, le difficoltà economiche sono meno “lontane” di quanto non si possa pensare».

e.f.

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