Crisi sconfitta dalla solidarietà grazie all'iniziativa del Banco Alimentare che ha raccolto prodotti in 87 punti vendita. Con un netto incremento rispetto allanno scorso, quando erano state stoccate 46 tonnellate di articoli a lunga conservazione. Ma persa l'incertezza sulla sorte del magazzino, a messo in forse dall'accorpamento delle province di Asti e Alessandria. Il direttore Ferrero: «Valuteremo anche altre soluzioni»
«Abbiamo raccolto 53 tonnellate di prodotti, contro le 46 dellanno scorso, segnando un incremento del 14%». Giuseppe Ferrero, direttore del magazzino del Banco Alimentare, ci fornisce i dati relativi alla Provincia di Asti della Colletta che si è svolta sabato. Uniniziativa di solidarietà, organizzata a livello nazionale, che questanno è giunta alla sedicesima edizione e che per la sua importanza ha goduto dellalto patronato della Presidenza della Repubblica. Gli Astigiani hanno dunque risposto positivamente, aderendo attivamente e con convinzione alla richiesta di fare la spesa per chi è povero e donando soprattutto alimenti a lunga conservazione.
Il buon esito delliniziativa è stato possibile anche grazie allopera di circa 600 volontari presenti negli 87 punti vendita della città e della provincia che hanno partecipato alla Colletta. Dichiara il direttore del Banco Giuseppe Ferrero: «Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere ai tanti cittadini che hanno offerto il loro contributo con le donazioni ed anche ai molti che si sono resi disponibili come volontari. A questo proposito voglio esprimere riconoscenza verso gli Alpini, la Croce Rossa, la San Vincenzo de Paoli, Coldiretti e il movimento Comunione e liberazione che con numerosi loro componenti ci hanno dato un aiuto significativo. Al nostro fianco cè stato anche il sindaco Fabrizio Brignolo e lassessore ai servizi sociali Piero Vercelli che hanno fatto la spesa per il Banco al Famila di corso Pilone».
Il materiale raccolto sabato è stato stoccato allinterno del magazzino di corso Palestro e sarà distribuito a circa 50 strutture caritative che si occupano dellassistenza e della cura delle persone indigenti, purtroppo in aumento anche sul nostro territorio. Il direttore Ferrero conclude parlando di un problema logistico urgente sorto a seguito dellaccorpamento della Provincia di Asti con quella di Alessandria. «Cè incertezza sul futuro del nostro magazzino di corso Palestro spiega Ferrero poiché la struttura è di proprietà dellAmministrazione Provinciale e ci venne concessa in comodato duso gratuito vista lopera sociale che svolgiamo. Ora possiamo usufruire in regime di proroga del magazzino fino al termine del mese di gennaio. Chiederemo pertanto al commissario prefettizio Alberto Ardia un ulteriore prolungamento del contratto, ma ci stiamo già attivando per cercare una soluzione alternativa che ci permetta di continuare a svolgere il nostro servizio».
Bartolo Gabbio