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Esposto dal comitato di Montafia" alt="Il taglio dei tigli finisce in ProcuraEsposto dal comitato di Montafia" loading="lazy" />
Attualità

Il taglio dei tigli finisce in Procura
Esposto dal comitato di Montafia

E' arrivato in questi giorni sul tavolo del Procuratore della Repubblica l'esposto presentato dal Comune di Montafia in merito all'abbattimento dei tigli del viale alberato verso la

E' arrivato in questi giorni sul tavolo del Procuratore della Repubblica l'esposto presentato dal Comune di Montafia in merito all'abbattimento dei tigli del viale alberato verso la frazione Zolfo. Una decisione presa dalla Provincia altamente osteggiata dai cittadini che, dopo aver ottenuto il blocco del cantiere, si sono costituiti in Comitato Spontaneo per vigilare sul resto del viale e sugli altri alberi storici del paese.

Un esposto che non addossa responsabilità a nessuno ma che ripercorre tutti i fatti concentrati nei due giorni della scorsa settimana in cui la ditta incaricata dell'abbattimento ha buttato giù 22 tigli. Spetterà alla Procura ravvisare responsabilità o meno in ordine a quanto accaduto. Lo stesso consiglio comunale, meno di una settimana fa, aveva anche approvato all'unanimità la proposta di delibera di bene di notevole interesse comune per i tigli ancora in piedi.

Nel frattempo al bar "Oltre il giardino" della frazione Zolfo, a poche centinaia di metri dal viale ferito dai tagli, si è tenuta la prima riunione informale del Comitato Spontaneo di cittadini intenzionati a salvare il patrimonio boschivo ed ambientale del paese. Il prodotto di una sollevazione popolare che ha coinvolto anche persone residenti nei paesi vicini e che, più di quanto sia accaduto in altre parti della provincia, ha dato voce al malcontento verso la politica degli abbattimenti che tante "vittime arboree" ha già provocato soprattutto lungo la ex statale per Torino.

Per ora il Comitato non si costituirà formalmente, avendo ottenuto l'appoggio dei circoli Legambiente Valtriversa e Gaia di Asti (rappresentati l'altra sera da Angelo Porta e Giancarlo Dapavo) per eventuali azioni da parte di soggetti riconosciuti e registrati. Sono stati però formati dieci gruppi di lavoro, ognuno dei quali opererà sui tanti fronti aperti da questa vicenda.

«Stiamo ricevendo molte proposte di persone concordi sulla nostra linea di pensiero – dice Maria Vittoria Gatti, la montafiese che più di altri si è spesa per non far passare sotto silenzio il taglio delle piante – Fra queste l'offerta del tipografo Durando per la realizzazione di un calendario con le foto dei tigli abbattuti e delle tante immagini storiche del viale già disponibili. Da Franco Correggia l'idea di organizzare un grande evento con momenti di riflessione su questa politica adottata dalla Provincia mentre Pier Paolo Boero, altro montafiese, vorrebbe organizzare passeggiate per far conoscere da vicino gli alberi e gli altri luoghi storici del paese e delle borgate». Qualcun altro ha proposto la realizzazione di un sito che raccolga tutti i contributi di chi vorrà lavorare su questo tema. L'attenzione su questa vicenda è tutt'altro che calata.

Daniela Peira

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