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Comitato San Pé sui problemi del quartiereE salta fuori una "bacheca del maiale"
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Comitato San Pé sui problemi del quartiere
E salta fuori una "bacheca del maiale"

La “bacheca del maiale” è la nuova idea del Comitato “San Pè”, che da alcune settimane protesta per la soppressione del bus navetta che univa il quartiere al centro della città. Dopo aver

La “bacheca del maiale” è la nuova idea del Comitato “San Pè”, che da alcune settimane protesta per la soppressione del bus navetta che univa il quartiere al centro della città. Dopo aver raccolto in soli dieci giorni 1.380 firme di protesta, nasce ora questa idea, solo in apparenza scherzosa: «Faremo al sindaco anche la richiesta di una bacheca – spiega Luigi Poggi, rappresentante del Comitato – nella quale esporremo le fotografie di quel che non funziona nella nostra zona, dalla spazzatura alle mancate potature o ai parcheggi selvaggi: la chiameremo la bacheca del maiale». La proposta è stata annunciata nel corso della conferenza stampa organizzata dal Comitato “San Pè” presso la sede di Confartigianato, rappresentata dal presidente Biagio Riccio, che ha mosso contestazioni a tutto campo all’attuale amministrazione comunale.

La sospensione del servizio di navetta è stato inquadrato in modo molto ampio, nel contesto di una serie di problemi cittadini che contribuiscono ad accrescere il malessere di un momento già difficile. Luigi Poggi, insieme a Piero Binello (vice presidente del Comitato), a Salvatore Ingrasci (Associazione Consumatori) e Bianca Terzuolo, ha chiarito che «le 1.380 firme che abbiamo raccolto in pochi giorni sono il sintomo del disagio di un quartiere: la nostra realtà periferica patisce la crisi economica, ma si impegna per  migliorare. A fronte di questi sforzi ci accorgiamo che la politica non è in grado di affrontare la crisi, anzi ci complica la vita tagliando i servizi per i quali paghiamo». Biagio Riccio, respingendo l’accusa di sostenere un’azione a favore della precedente amministrazione, ha affermato: «Noi non ricicliamo nulla, cerchiamo solo qualcosa di meglio. Mi infastidisce vedere che da un lato si tagliano servizi e dall’altro si danno 240.000 euro, un laboratorio ed un ufficio di rappresentanza ad un privato; che si spendono 250.000 euro per rimuovere i rifiuti degli zingari, senza contare l’assenza di sicurezza in via Guerra, dove non si riesce ad impedire che si continui a bruciare plastica.

Se le condizioni di legalità non saranno ripristinate, noi provvederemo a sporgere denuncia. Abbiamo una Casa di Riposo che versa in condizioni tragiche, ma il Comune taglia su quel che deve dare ed investe sui privati e per gli zingari. Inoltre, che senso ha aver speso 2.400.000 euro per le navette per poi tenerle chiuse in garage? In questi tempi difficili servirebbe un’amministrazione retta da un sindaco, non da un candidato alle prossime elezioni politiche». Bianca Terzuolo  e Salvatore Ingrasci hanno ribadito come la cancellazione della navetta colpisca un quartiere con un’importante fascia di popolazione a basso reddito, mentre Luigi Poggi ha aggiunto: «Pretendiamo che dal sindaco vengano mantenute tutte le promesse fatte in campagna elettorale». Da Biagio Riccio sono state avanzate altre contestazioni, sia per l’Università, sia per la sistemazione dei cubetti di porfido delle strade. Bianca Terzuolo ha  sostenuto che «si chiederanno risposte su tutto quel che non convince: non faremo sconti a nessuno, pretendendo che si rispettino i nostri diritti».

Renato Romagnoli

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