La morte di Silvio Berlusconi, avvenuta questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano dove l’ex Presidente del Consiglio, fondatore e leader di Forza Italia, simbolo di un’epoca, è deceduto all’età di 86 anni, è stata accolta con cordoglio da parte di molti politici astigiani. Gli stessi che l’hanno sostenuto, chi prima e chi dopo, nel progetto di Forza Italia, conosciuto di persona e da cui avevano avuto il via libera per le candidature in varie tornate elettorali.
Come capitò a Giorgio Galvagno, ex sindaco di Asti ed ex deputato azzurro, che accolse Silvio Berlusconi ad Asti pochi giorni prima delle elezioni comunali del 2007. Era il 17 maggio e Berlusconi, giunto in città in elicottero, fu accolto da una fiumana di gente in corso Alfieri accompagnato dal candidato a sindaco Galvagno, ma anche da un giovane Maurizio Rasero che dopo la vittoria di Galvagno sul sindaco uscente Vittorio Voglino entrò in Giunta come assessore. Ad accoglierlo ci fu anche l’ex deputata ed ex presidente della Provincia Maria Teresa Armosino.
«Ho un ricordo molto sentito di Berlusconi, – commenta Galvagno, oggi presidente della Banca di Asti – sono stato il suo deputato astigiano di Forza Italia e lo ricordo per la sua umanità e lungimiranza di cui oggi, forse, se ne accorgeranno anche coloro che lo hanno denigrato». Di quel giorno astigiano di Berlusconi, Galvagno aggiunge: «Fu contento di essere qui, piacevolmente impressionato di incontrare gli astigiani, definendoli “genuini”».
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha appreso della morte di Berlusconi poco prima del suo ritorno in Italia da un viaggio lampo all’estero. «Sono umanamente molto dispiaciuto – commenta – Se ne va una delle persone più straordinarie e sbalorditive che io abbia mai conosciuto». Rasero, nel 2017, fu anche invitato ad Arcore dove incontrò Berlusconi insieme ad Alberto Cirio. In totale lo incontrò cinque volte.
Anche l’assessore regionale Marco Gabusi, coordinatore provinciale di Forza Italia, commemora l’uomo politico che ha segnato un’epoca. «ll nostro leader, Silvio Berlusconi, ha incarnato un periodo di intensa attività politica, suscitando reazioni forti ed emozioni contrastanti tra i cittadini italiani. Durante la sua carriera, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama politico nazionale, diventando uno dei personaggi più discussi e controversi. Oggi, al di là delle divergenze politiche e delle opinioni personali, è importante riflettere sulla vita di un uomo che ha dedicato gran parte della sua esistenza al servizio pubblico. Senza dimenticare – aggiunge – per un milanista come me cosa ha significato sportivamente la sua epopea».
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, appresa la notizia del decesso di Berlusconi ha annullato tutti gli impegni per raggiungere il San Raffaele di Milano. «Per me è come perdere un papà». Il deputato di Fratelli d’Italia Marcello Coppo cita invece Manzoni pubblicando una sua foto, da giovane, con Berlusconi: «Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, Stette la spoglia immemore. Ciao Silvio».
Non manca il ricordo dell’ex sindaco di Asti ed ex europarlamentare Luigi Florio che dopo aver aderito a Forza Italia nel 1994, lo lasciò, deluso, nel 2007. «La morte di Silvio Berlusconi quasi sicuramente avrà rilevanti ripercussioni nella vita politica italiana, in cui pare difficile ipotizzare la sopravvivenza di Forza Italia al suo fondatore. Personaggio geniale e divisivo in vita, il Cavaliere resterà probabilmente divisivo anche dopo la sua scomparsa. Il ricordo personale che conservo di lui è quello di un uomo pieno di vita, dal grande carisma, capace come pochi altri di trasmettere entusiasmo. Nel 1994 – ricorda Florio – aderii a Forza Italia insieme ad autorevoli personaggi provenienti, come me, dal mondo liberale: tra loro Antonio Martino, Raffaele Costa, Alfredo Biondi, Giuliano Urbani. Speravamo in una ventata di rivoluzione liberale. Dal 2007 non ho più rinnovato l’iscrizione, deluso di come sono andate le cose. Berlusconi è stato, comunque la si pensi, un grande protagonista non soltanto della politica italiana, nei cui confronti si è probabilmente quasi sempre esagerato sia nell’incensarlo sia nel demonizzarlo».
[foto d’archivio Ago]