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Attualità

Commissariamento del Maina:
inconferibilità per Mariangela Cotto?

Il Movimento 5 Stelle si chiede il perché del ritardo nella nomina dell'ex consigliere comunale sulla cui testa penderebbe il Decreto Monti che regola l'inconferibilità e l'incompatibilità degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico. Dovrebbe passare un anno dalla cessione del suo incarico in Consiglio comunale, ma anche in Regione ci sarebbero due interpretazioni della legge. Gabusi (Provincia): «Speriamo che decidano in fretta»

Potrebbe esserci un inaspettato colpo di scena sull'annunciato commissariamento della Casa di Riposo "Città di Asti", il cui CDA si è dimesso a novembre dopo aver denunciato, pubblicamente, una serie di criticità e problematiche che potrebbero mettere in forse il futuro dell'istituto, il più grande del Piemonte nel suo genere. Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Asti avevano trovato un accordo sul nome del commissario, Mariangela Cotto, che avrebbe dovuto prendere in mano le redini del Maina per traghettarlo in acque più serene. Un incarico accettato con entusiasmo da Cotto, già assessore regionale ai servizi sociali e, fino a pochi giorni fa, consigliere comunale d'opposizione nel gruppo "Noi per Asti".

Sarebbe proprio la sua recente presenza tra i banchi del Consiglio comunale ad essere un problema per la nomina a commissario della Casa di Riposo. Sulla Cotto ci sarebbe un presunto caso di inconferibilità in quanto non è trascorso un anno dalle dimissioni da consigliere comunale. E' l'art. 7, capo IV del Decreto Legislativo dell'8 aprile 2013, Decreto Monti, a regolare l'inconferibilità e l'incompatibilità degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico.

La Casa di Riposo di Asti è un'I.P.A.B (Istituzione Pubblicha di Assistenza e Beneficienza) le cui nomine nel CDA spettano al Comune di Asti. Ciò sarebbe un aspetto della presunta inconferibilità dell'incarico, anche se sulla questione Cotto esisterebbero, da parte degli uffici preposti, addirittura due diverse interpretazioni: per alcuni sarebbe possibile la nomina, per altri, soprattutto a livello regionale, sembrerebbe esclusa qualsiasi possibilità di procedere in tal senso.

«Tutto dipende se la Regione, che effettua la nomina formale del commissario, venga considerata un ente locale oppure no – commenta il vice presidente della Provincia Marco Gabusi – Vedremo di capire cosa decideranno in merito perché, anche loro, hanno due visioni diverse. L'importante è che si faccia in fretta perché la Casa di Riposo non può aspettare visti i problemi che ci sono da risolvere».

A sollevare il caso della mancata nomina del commissario, senza però parlare esplicitamente di inconferibilità, sono stati per primi i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Davide Giargia e Marcella Serpa. «Stando alle notizie apparse sui media locali in quei giorni, il vice presidente Gabusi avrebbe presentato in Regione l’istanza di commissariamento e la Giunta regionale avrebbe dato l’ok, seppur, non prima di 15 giorni – scrivono i pentastellati – Il 16 dicembre scorso, proprio per potersi dedicare a tempo pieno al nuovo incarico, Mariangela Cotto si è dimessa dal Consiglio comunale, ma a oggi ancora nessuna notizia dalla Giunta regionale. Perchè questo ritardo?»

«La situazione della Casa di Riposo è estremamente critica: – aggiungono – circa 1,5 milioni di euro in meno sul bilancio, imponenti lavori di ristrutturazione necessari e privi di copertura economica, tagli ai posti letto in regime di convenzione, rette non pagate, 290 degenti e 160 dipendenti che, insieme a tutti gli astigiani, attendono da troppo tempo che i problemi che affliggono la più grande residenza per anziani del Piemonte vengano affrontati. Siamo sorpresi – concludono Giargia e Serpa – e chiediamo di sapere quali siano le ragioni della mancata nomina. Certo è che, per un motivo o per un altro, le nomine del sindaco Brignolo sono sempre destinate a far discutere».

Da parte della diretta interessata poche parole di commento: «Decida pure chi è preposto per farlo, – replica Mariangela Cotto – ma sia chiaro che io mi trovo in mezzo a questa vicenda perché ho accettato, con spirito di sacrificio e a reddito zero, di andare a ricoprire quel ruolo. I dubbi dovrebbero comunque essere sciolti entro l'8 gennaio».

Riccardo Santagati

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