Ha festeggiato giovedì scorso i 20 anni di attività il doposcuola organizzato dalla parrocchia Nostra Signora di Lourdes.
Un servizio garantito tre volte a settimana, dalle 15.30 alle 17, da un gruppo di insegnanti specializzati nelle diverse materie, tutti volontari, che donano il loro tempo per aiutare alunni delle elementari e delle medie a svolgere i compiti e a superare difficoltà e lacune.
“Anima” del doposcuola è Edna Vaccaneo, 91 anni, maestra in pensione della primaria Rio Crosio, ancora oggi ricordata con stima («una classe mi invita ancora, ogni anno, al pranzo degli auguri di Natale. E sto parlando di ex alunni che ora hanno 58 anni», confida con gioia).
«Vent’anni fa – racconta – l’allora parroco don Italo Francalanci aveva portato all’attenzione del Consiglio pastorale l’aumento dell’immigrazione albanese nel quartiere. Notando che si trattava di famiglie spesso spaesate, domandò se qualcuno aveva idee per provare ad aiutarle. Io proposi la nascita di un doposcuola per stranieri, che venne subito accolta. Cominciammo io e Clara Vergano con 7/8 bambini di elementari e medie».
Il servizio negli anni
Negli anni il servizio è cresciuto, tra soddisfazioni e difficoltà, accogliendo bambini di varie nazionalità e poi esteso anche agli italiani, non solo frequentanti le scuole del quartiere, ma di tutta la città. «In 20 anni – spiega – abbiamo accolto oltre 300 ragazzini, provenienti anche dal quartiere Praia o dalla zona di via Madre Teresa di Calcutta, ad alto tasso di stranieri. In passato abbiamo anche instaurato buoni rapporti con le scuole del quartiere Torretta: ad esempio, dalla media Martiri della Libertà abbiamo avuto in prestito i dizionari, tra cui quello di lingua araba, e abbiamo instaurato un’ottima collaborazione con gli insegnanti, in modo che i ragazzini considerassero la frequenza del doposcuola un impegno da assumere seriamente. Ad esempio, venivano concessi crediti a coloro che avevano preso parte al doposcuola con profitto ed educazione, sulla base del nostro giudizio».
Bambini e insegnanti
Attualmente il servizio è frequentato da 22 bambini e ragazzini. Tra loro un bimbo di 9 anni arrivato due mesi fa dall’Albania con la sua famiglia senza conoscere una parola di italiano, che al doposcuola ha incominciato ad apprendere i rudimenti della lingua ancora prima di essere inserito a scuola, dove frequenta la terza elementare.
A seguirli 14 insegnanti: oltre ad Edna Vaccaneo, Paola Cotto, Margherita Magliano, Marina Ravetti, Marilena Cattaneo, Angela Forno, Carla Orecchia, Antonino Liuzza, Maria Lo Iacono, Anna Celi, Rosanna Monticone, Paolo Ferrero, Lietta Loso e Carla Palumbo.
«Sono insegnanti fantastici – commenta la mamma del bimbo albanese inserito da poco – e mi ritengo veramente fortunata a poter contare su questo servizio. Non avrei saputo come fare altrimenti: la scuola albanese e quella italiana sono molto differenti».
Giudizio positivo anche da un’altra mamma, che ha sottolineato come il figlio sia migliorato molto a scuola da quando è seguito dagli insegnanti del doposcuola. «Se ha pochi compiti – ha raccontato – gli insegnanti lo preparano per le interrogazioni. E’ fantastico».
Il commento di don Paolo Lungo
Parole di elogio anche da parte del parroco, don Paolo Lungo. «Un plauso – ha commentato – va a questi volontari (e a coloro che si sono succeduti negli anni) che hanno portato avanti un servizio non scontato per una parrocchia. Ricordo, a questo proposito, che il doposcuola è aperto a tutti, ovviamente anche agli italiani che però, sinceramente, in questi anni l’hanno un po’ snobbato».