«Mai, mai, mai ci siamo ritrovati in una condizione di penuria come quest'anno». Basterebbero le parole del capogruppo del PD, Vittorio Voglino, a far comprendere che il bilancio di previsione,
«Mai, mai, mai ci siamo ritrovati in una condizione di penuria come quest'anno». Basterebbero le parole del capogruppo del PD, Vittorio Voglino, a far comprendere che il bilancio di previsione, approvato martedì sera in Consiglio dopo sei lunghe serate, nasce in un momento di profonda anemia delle casse comunali ma di fortissima richiesta di servizi, soprattutto sul fronte del sociale e dell'istruzione. Non sarà un Palio in più o in meno che potrà migliorare la situazione perché, al di là dei risparmi che potrebbero arrivare dal trasferimento della corsa allo stadio o dalla sua cancellazione (ipotesi prospettata, suggerita, in parte condivisa ma anche definita una provocazione da parte di alcuni consiglieri di minoranza), restano troppe incognite finanziarie demandate ad un ordine del giorno, non ancora discusso né approvato, che dovrà servire da stimolo alla Giunta nel compiere tutta una serie di interventi per racimolare risorse, ridurre la spese dell'Ente e i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti ma anche per trovare il modo di portare le principali manifestazioni cittadine ad un regime di pareggio di bilancio. Buone intenzioni, strategie necessarie per garantire i servizi, ma la coperta rimane corta e i tagli, in alcuni casi mitigati dall'approvazione di alcuni emendamenti, rimangono pesanti, creando le stesse preoccupazioni sollevate all'inizio della discussione.
«Dicano dove trovare nuove risorse»
E' stato il sindaco Brignolo, durante le repliche, a censurare l'atteggiamento tenuto dalla maggior parte dei consiglieri di minoranza che, secondo lui, «hanno detto tutto e il contrario di tutto. Hanno chiesto di aggiungere risorse alla cultura, ai servizi sociali, all'istruzione, al verde, tutti ottimi discorsi del cittadino normale ma i consiglieri devono anche dirmi dove trovo più soldi, togliendoli da quale voce o aumentando quale tassa. Questa è la critica principale che rivolgo alla maggior parte degli interventi (di minoranza ndr)». Poi, sul Palio, ha precisato: «La spesa, indicata come possibile panacea di tutti i mali dei servizi sociali, è di 440 mila euro. Noi ne abbiamo previsti 300 mila ma abolire il Palio porterebbe ai servizi sociali solo 60 mila euro. Il Museo del Palio, invece, viene finanziato con 1 milione e 300 mila euro di cui 1 milione e 200 mila per la ristrutturazione di Palazzo Mazzola perché altrimenti ci cadeva in testa. Queste cose bisogna dirle se vogliamo essere seri». Brignolo ha poi tentato di spiegare la bontà di opere strategiche per dare ossigeno all'occupazione, a cominciare dal teleriscaldamento. «Da un lato lamentiamo un problema di economia, dall'altro, quando c'è un'opportunità come il teleriscaldamento, investimento da 40 milioni di euro, la minoranza dice di stare alla larga». Sul fronte dell'emergenza abitativa ha poi puntualizzato le difficoltà insite nel risolvere più casi quando si presentano tutti insieme, anziché singolarmente, come nel caso di strada al Fortino o nell'ex Mutua. Con l'approvazione del bilancio saranno però finanziati interventi sulle scuole: «Possono così partire le procedure per spendere i quasi 2 milioni di euro presi a mutuo per ristrutturare le scuole della città – ha spiegato il sindaco – Abbiamo immediatamente accolto la possibilità data dal governo Renzi di aumentare il tasso di indebitamento e superare il patto di stabilità sia per dare un ambiente più sicuro e gradevole ai nostri ragazzi, sia per far partire le opere pubbliche che sono sempre un volano per l'economia».
«Siete amministratori di condominio»
Durante le repliche della minoranza la critica più evidente verso la Giunta è stata quella di non aver operato delle scelte, soprattutto di natura politica, ma di aver scambiato il Comune per un condominio. «E' un bilancio catastrofico – ha detto Maurizio Lattanzio (Lista Civica) – Vi contesto la vostra totale incapacità di amministrare la città. Fare il bilancio significa operare delle scelte e, in tempo di tagli, darsi delle priorità. Questa amministrazione opera come un amministratore di condominio e non sceglie». Durissime le critiche sugli scarsi investimenti nelle frazioni («meglio stendere un velo pietoso» ha commentato Mariangela Cotto di Uniti per Asti), sui costi eccessivi comportati dall'Asp («un grande spreco» ha evidenziato Angela Quaglia di Forza Italia) e sul "buco" che crea il campo nomadi di via Guerra («si applichi il regolamento, chi non paga i servizi deve andare via, anche se io sarei per la cessazione definitiva del servizio» ha suggerito Marcello Coppo di Fratelli d'Italia).
Gli emendamenti approvati
Un correttivo al bilancio è stato fornito da alcuni emendamenti, uno presentato dal sindaco, gli altri dall'opposizione, accolti anche dalla maggioranza. Il più importante, almeno dal punto di vista delle cifre che muove sul bilancio, è stato presentato da Mariangela Cotto. Un emendamento che toglie 200 mila euro all'Asp dal trasporto pubblico (il quale viene finanziato con 3 milioni e 900 mila euro) per incrementare i soldi sui servizi sociali. Un emendamento approvato nonostante il parere contrario dei revisori dei conti accettando il rischio che, se quei soldi non saranno recuperati in favore dell'Asp, l'azienda potrebbe incidere negativamente sul tpl nella seconda parte dell'anno. Al voto dell'emendamento non ha però partecipato il consigliere Anna Bosia (Uniti per Asti) per via del parere contrario dei revisori, una decisione criticata da alcuni consiglieri di maggioranza. Approvato l'emendamento proposto dal sindaco che, tra le altre cose, svincola gli immobili vuoti del polo universitario dalla loro originaria destinazione d'uso. Via libera anche all'emendamento presentato da Piero Ferrero (PDL) che destina 50 mila euro per installare nuovi punti luce nella frazioni; quello di Anna Bosia (Uniti per Asti), Massimo Scognamiglio (FdS), Davide Giargia e Gabriele Zangirolami (M5S) che toglie 30 mila euro dagli uffici giudiziari per darli all'assistenza dei disabili e quello di Angela Quaglia (Forza Italia) che ha ottenuto lo stanziamento di 20 mila euro per la tinteggiatura delle aule della scuola Domenico Savio e la posa di un faro che illumini il cortile nei pomeriggi invernali.
Riccardo Santagati