Mentre il centrodestra attende le mosse di Berlusconi, cresce lattesa del voto che dovrebbe tenersi il 16 dicembre per decidere il candidato a premier del Pdl. Durissima presa di posizione da parte di Ghiglia, Coppo ed Ebarnabo contro gli ex colleghi di ProgettAzione
«Le avventure personalistiche e le vanaglorie senili le lasciamo agli altri, noi siamo qui per parlare di primarie». E così che Agostino Ghiglia, vice coordinatore regionale del Pdl, commenta luscita dalla maggioranza (in Regione) dei consiglieri di ProgettAzione, il nuovo soggetto politico di cui è attualmente presidente lonorevole Maria Teresa Armosino. Ghiglia, Marcello Coppo (consigliere comunale Pdl) e Sergio Ebarnabo (già vice sindaco durante lamministrazione Galvagno) hanno incontrato i giornalisti sabato mattina per fare il punto della situazione politica locale ma, soprattutto, per parlare di primarie. Primarie del Pdl (previste per il 16 dicembre, nonostante la voce di un ritorno in campo di Berlusconi, forse con Forza Italia), elezioni necessarie per ridare ossigeno ad un partito in cerca di identità ma, come sottolinea Coppo, «ancora asse portante del centrodestra».
Maria Teresa Armosino ha definito il Pdl «esperienza ormai conclusa» e la nascita di ProgettAzione ha di fatto allontanato lex presidente della Provincia dal partito di Berlusconi (sebbene formalmente sia ancora parlamentare della medesima compagine). Al suo fianco cè anche il consigliere regionale Rosanna Valle, altro alfiere del Pdl. Anche nel tentativo di fare chiarezza su questa vicenda venerdì sera si è tenuto un coordinamento provinciale del partito dove, sebbene non allordine del giorno, è stato votato un documento in risposta a ProgettAzione. «Il Pdl non è unesperienza esaurita, le primarie saranno occasione per dimostrarlo e chi ritiene il contrario e crea nuovi soggetti politici rimane in quei soggetti politici». E questa lopinione espressa dai 3/4 dei presenti ma con qualche eccezione (non hanno votato Milano, Ferrero e Ferraris). Ebarnabo e Coppo, in vista delle primarie, hanno già fatto sapere di voler sostenere Angelino Alfano «perché è una persona intellettualmente onesta ha detto lex vice sindaco e si è trovato in grande difficoltà per cambiare il partito. Non voglio scendere in polemiche ma, in questo momento, chi si sente nel centrodestra potrà cambiare nome, simbolo anche se è sconveniente marcare le differenze e andare alla deriva con situazioni come quella di ProgettAzione. Non sarà permesso a queste persone succhiare la linfa del partito e non accetteremo che tengano i piedi in due scarpe».
NellAstigiano si stanno costituendo dei circoli per sostenere la candidatura di Alfano ma solo giovedì si conoscerà esattamente la loro composizione. Ghiglia, dal canto suo, ha duramente contestato la politica del Governo tecnico di Monti e sottolineato come «la crisi non era colpa di Berlusconi. Dopo un anno di cura Monti abbiamo la disoccupazione più alta dal dopoguerra, la spesa pubblica è scoppiata, lo Spread è a livello di guardia e il Pil si annuncia devastante anche per il prossimo anno. Le manovre di Mario Monti si sono rivelate decisamente negative per leconomia e il lavoro».
In settimana si saprà con certezza se un ipotetico ma quasi certo ritorno in campo di Berlusconi sarà di ostacolo alle primarie e, soprattutto, si conosceranno eventuali reazioni alla scomunica che parte del Pdl astigiano ha lanciato contro quelli che ormai considera gli ex compagni di partito. Una cosa è certa: il Pdl cercherà di ricostruire un nuovo percorso fatto di partecipazione dei cittadini nelle decisioni e, soprattutto, tenterà di recuperare parte dellelettorato migrato altrove, a cominciare da quelle persone che hanno scelto la via dellastensionismo anche nelle ultime elezioni comunali.
Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga