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Con le e-bike cresce il turismo slow nella Valle Belbo

Ideati 11 percorsi nel Canellese, 8 a Vinchio. Galandrino: «Urge sinergia con gli enti»
Una passione diventata un lavoro. Luca Galandrino, 52 anni, biker, ha intuito le potenzialità legate a due novità per il Sud Astigiano: la nomina a Patrimonio Unesco di Langhe Roero e Monferrato e la rivoluzione della bicicletta a pedalata assistita e così, tre anni fa, ha fondato a Canelli, invia G.B. Giuliani, la E-biking. Strategica la scelta delle sedi, vicine alle Cantine dalle Cattedrali sotterranee e a Vinchio, di fronte la Cantina sociale. «I visitatori vogliono ammirare il panorama ma anche degustare le nostre eccellenze enogastronomiche – ci spiega Galandrino – Le nostre colline sono bellissime, ma senza la pedalata assistita sarebbero accessibili solo a ciclisti allenati. Le E-bike consentono a chiunque di visitare il territorio senza eccessivi sforzi; così ci si può dedicare a vino e sapori». Luca, aiutato da suo figlio Andrea, ha così ideato 11 percorsi intorno a Canelli, 8 a Vinchio: «Proponiamo una guida che, scelto un itinerario, fornisce le informazioni utili. Altrimenti, attraverso un’app, mettiamo a disposizione dei clienti diversi percorsi, individuati da Qr-code, con punti di interesse e aziende per le degustazioni».

Cosa manca al settore? «C’è bisogno di sinergia con strutture ricettive ed enti nella promozione: è un turismo salutare, ecologico e spalmato sul territorio. Siamo indietro rispetto ad altre località, come Alba, ma come il nostro vino siamo più “sinceri”».

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