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Con le “ProvocAzioni” urbane torna il festival di architettura
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Con le “ProvocAzioni” urbane torna il festival di architettura

Dopo l’esordio del 2013, tornerà a maggio A.S.T.I. FEST – Festival dell’Architettura Astigiano

Dopo l’esordio del 2013, tornerà a maggio A.S.T.I. FEST – Festival dell’Architettura Astigiano. «Un’occasione di approfondimento sui temi legati alla città, ai suoi abitanti, alla pianificazione urbana», spiega l’Ordine degli Architetti, fautore della rassegna grazie all’impegno dei membri della sua Commissione Cultura. Un mese di convegni, incontri, laboratori e mostre aperti sia ai professionisti che alla cittadinanza tutta, per analizzare interventi realizzati in realtà urbane confrontabili con quella astigiana. L’obiettivo: ricavare esperienze replicabili anche nella nostra città.

«Quest’anno il tema del festival sarà la rigenerazione urbana – sottolinea Gianni Cavallero, presidente dell’Ordine – l’unica chiave per migliorare le nostre città. Asti non ha problemi dissimili da quelli di altri centri, pensiamo all’edilizia delle sue periferie, non più adeguata dal punto di vista dei materiali e delle tecnologie. Ed è da qui che passa il ridisegno delle città.» Dal 2013 a oggi il discorso avviato con il festival non si è mai davvero fermato, grazie a iniziative come “Architetture sottili”, dal quale sono scaturite 16 proposte di recupero di aree cittadine degradate o non utilizzate presentate da 45 giovani architetti astigiani.

«Un’esperienza che ci ha consentito di diffondere concetti come quello degli interventi di agopuntura urbana – aggiunge Marco Pesce, coordinatore della Commissione Cultura e di A.S.T.I. FEST -. Fin dall’inizio abbiamo guardato verso l’esterno, verso città simili alla nostra che hanno già affrontato e risolto criticità assimilabili a quelle di Asti. In questi ultimi mesi, in attesa del Festival, abbiamo organizzato anche le tre Passeggiate Urbane, e la open call artistica “provocAzioni”.» L’idea era di aprire a tutti la possibilità di mostrare la propria idea di città. A partire dalle foto di piazze, vie d’accesso e corsi d’acqua, molti hanno partecipato rappresentando in maniera artistica, magari anche provocatoria, nuovi scorci di Asti.

Le “provocAzioni” saranno presentate all’inaugurazione del Festival, domenica 1 maggio alle 18 alla Caffetteria Mazzetti. La speranza degli organizzatori è che la città sappia cogliere gli spunti offerti dal Festival: «Mai come in questi anni l’Ordine si è messo al servizio della città – dice con amarezza Cavallero – ma siamo dispiaciuti perché sembra che gli stimoli e le risorse messe a disposizione non siano state prese in considerazione da chi dovrebbe prendere decisioni».

A.S.T.I. FEST si chiuderà il 28 maggio al Teatro Giraudi. In quell’occasione sarà presentato un bando per ideare la copertura del Cortile del Collegio, mentre al celebre architetto portoghese Joao Nunes sarà consegnato il Premio Fabrizio Gagliardi, architetto astigiano scomparso nel 2011 a soli 41 anni. «È stato uno degli ideatori del Festival, il premio sarà un modo per continuare a parlare con lui dei temi che gli erano cari», conclude Marco Pesce.

r.n.p.

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