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Attualità
Lutto

Confartigianato Asti: è mancato Giovanni Giraudi tra i fondatori dell’associazione

È mancato questa mattina a 99 anni – Con Giovanni Borello fondò l’associazione Artigiani della Provincia di Asti nel lontano 1946.

Lutto alla Confartigianato di Asti. È morto questa mattina, a 99 anni, il commendatore Giovanni Giraudi padre fondatore insieme al commendatore Giovanni Borello dell’Associazione Artigiani della Provincia di Asti nel lontano 1946.

Giraudi è stato dalla fondazione per molti anni vicepresidente dell’associazione e ha ricoperto con passione e grande dedizione anche il ruolo di presidente della Commissione Provinciale dell’Artigianato alla Camera di Commercio di Asti e numerosi incarichi associativi.

«Giraudi aveva svolto con grande professionalità e competenza la propria attività di acconciature per uomo, attività poi tramandata dal figlio Germano ed oggi dal nipote Simone, nel negozio di c.so Matteotti – lo ricordano dal sodalizio – ed era stato promotore sempre ad Asti della scuola per acconciatori, inoltre era stato tra gli attori principali per la definizione della legge quadro per il settore, uno dei primi esempi normativi per la tutela della professionalità e lotta all’abusivismo. Insieme al commendatore Borello hanno percorso e dato vita ai principali momenti di sviluppo della nostra città e provincia e non solo, sostenendo tutte le principali iniziative sia imprenditoriali sia culturali che ci hanno accompagnato sino ad oggi, per la nostra associazione è stato da sempre un punto di riferimento costante, gentile, disponibile e sempre presente per accompagnare e sostenere il comparto Artigiano nei confronti delle istituzioni e della politica».

«Oggi ci ha lasciato – commenta il presidente di Confartigianato Asti Roberto Dellavalle – un importantissimo punto di riferimento per la nostra associazione l’ultimo dei padri fondatori e persona di grande lungimiranza e riferimento per molte generazioni di imprenditori artigiani astigiani, esempio di vita e di grande impegno sindacale “Ciao Giovanni grazie di tutto».

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