Nonostante le difficoltà economiche e i tagli al personale, il reparto di Gastroenterologia dell'ospedale Cardinal Massaia ha ottenuto nuovamente il rinnovo della certificazione di qualità
Nonostante le difficoltà economiche e i tagli al personale, il reparto di Gastroenterologia dell'ospedale Cardinal Massaia ha ottenuto nuovamente il rinnovo della certificazione di qualità ISO9001 secondo i più recenti standard internazionali. Il reparto diretto dal dottor Mario Grassini si caratterizza da anni ormai per la completezza e l'innovazione diagnostica, sia dal punto di vista endoscopico che dal punto di vista fisiopatologico.
Partendo da Asti, lo staff partecipa a gruppi di studio nazionali e si occupa di patologie a grande impatto sulla popoazione come il cancro del colon retto, la malattia celiaca, le malattie infiammatorie croniche intestinali, la stipsi o la malattia da reflusso gastroesofageo. Senza contare che è l'unico centro piemontese a svolgere attività diagnostiche di terzo livello in fisiopatologia digestiva, ricevendo pazienti da tutto il Piemonte e da tutta Italia. «Al centro del nostro lavoro – commenta il dottor Grassini – c'è il paziente: le risposte e i servizi che offriamo sono orientati alla sua piena soddisfazione». Con un gruppo fortemente motivato alla continua innovazione professionale e l'adesione ad elevati standard qualitativi.
La certificazione ISO9001 si perpetua dal 2003 quando il reparto ha deciso autonomamente di perseguirla ed ha fatto di tutto per mantenerla in tutti questi anni, nonostante il costante calo di risorse e di personale a disposizione. «La qualità nella nostra struttura – continua il dottor Grassini – non è calata dall'alto e imposta al personale per ottenere un marchio, ma è una filosofia compresa e condivisa da tutti i collaboratori, medici ed infermieri».
Soddisfatta la dottoressa Edda Battaglia, che all'interno del reparto di Gastroenterologia ricopre l'incarico di responsabile dello Staff Qualità: «Siamo tutti convinti che la qualità sia l'unico sistema di lavoro che ottimizza le scarse risorse per garantire l'effcienza dei processi interni, l'umanizzazione, il miglior approccio al paziente e la possibilità di veicolare la correttezza dei processi al paziente grazie alla comunicazione e al miglioramento specifico della gestione del gruppo di lavoro».