La proposta arriva dalla Giunta Brignolo e vuole far passare da 16 a 13 il numero dei consiglieri comunali necessari per rendere valide le sedute. Nell’opposizione c’è chi attacca e chi condivide
«L’amministrazione Brignolo vuole diminuire il numero legale dei consiglieri comunali per rendere valide le seduta del Consiglio, passando da 16 a 13». A segnalare per primi, con preoccupazione, la proposta della Giunta sono i consiglieri Aceto, Bosia e Scognamiglio del gruppo Unitisipuò pronti alle barricate pur di impedire «una stortura democratica», ossia «il fatto che le sorti di una città di 73.000 abitanti possano essere controllate e decise da 13 persone».
«In caso di presenza in aula di soli 13 consiglieri – spiegano – alla maggioranza basterebbero 7 consiglieri per approvare le delibere». Unitisipuò chiede all’amministrazione di ritirare dal tavolo «qualsiasi provvedimento che disincentivi la partecipazione dei rappresentanti dei cittadini» e ricorda l’esito del referendum costituzionale che, in quanto a partecipazione dei cittadini, «suggerirebbe di non ridurne la presenza, attraverso i propri rappresentanti, nei processi decisionali». Anche il consigliere Angela Quaglia, eletta nel PDL/Forza Italia, ma da tempo parecchio indipendente dal gruppo, come dimostra la scelta di candidarsi a sindaco per conto proprio, contesta la decisione del sindaco.
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Riccardo Santagati