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Attualità

Copyright Digitale: le Nuove Norme

Vimeo e Facebook condannati per violazione del diritto d’autore

Nelle ultime settimane due sentenze del Tribunale di Roma hanno creato importanti precedenti in materia di violazione del diritto d’autore su Internet. La piattaforma di condivisione video Vimeo e il social network Facebook sono stati condannati a risarcire rispettivamente Reti Televisive Italiane S.p.A. e Mediaset per violazione del diritto d’autore nei confronti di video protetti da copyright di proprietà dei ricorrenti.
Per approfondire la vicenda abbiamo contattato l’Avv. Domenico Bianculli, responsabile area legale di Cyber Lex, società italiana esperta in difesa dei diritti delle persone e delle aziende su Internet.

Avvocato Bianculli, come si è arrivati a queste nuove Leggi in materia di copyright su internet?
“Il 20 febbraio 2019 i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’Unione Europea hanno dato il via libera al testo della direttiva sul copyright nel mercato digitale, già precedentemente approvato da Parlamento, Consiglio e Commissione Europea. La direttiva che sta per entrare in vigore trova la sua base giuridica nell’articolo 114 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, ndr) per l’instaurazione e il funzionamento del mercato interno e nella vigente Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio europeo, riguardante le disposizioni legislative e regolamentari della fornitura di servizi di media audiovisivi, meglio conosciuta come Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi”.

Abbiamo letto che questa nuova riforma sul diritto d’autore digitale è più incisiva, in quanto prevede una forma di responsabilità assoluta per le piattaforme di condivisione, che dovranno implementare filtri automatici, e l’introduzione della “linktax”, ovvero della tassa sui link che collegano ad una pagina web ospitante un contenuto protetto dal diritto d’autore. Come interpreta l’applicazione di questi Articoli nella Direttiva della quale stiamo parlando?
“Gli effetti sono chiari: il fornitore del servizio di condivisione video diventa un hosting provider attivo e perde la neutralità sancita dalle Leggi sull’internet service providing (ISP). La sentenza n. 638/2019 nel caso RTI contro Vimeo ha scardinato l’irresponsabilità dei siti internet che permettono ai propri utenti di caricare video protetti da copyright. Nel caso Mediaset contro Facebook, invece, la violazione del copyright è avvenuta attraverso il “linking” che permetteva di collegare il social network a pagine esterne alla propria piattaforma.”

Molti politici hanno votato a favore di questa Direttiva per tutelare le professionalità nel mondo della tv, del cinema, dell’editoria e della creatività digitale, mettendole al riparo grazie al riconoscimento dei diritti d’autore. Chi non era a favore di questa nuova Direttiva sul copyright lo faceva sottolineando le situazioni dannose che potrebbero scaturire da una nuova incertezza giuridica, a discapito degli operatori economici del settore e del mercato digitale unico. Il diritto alla libertà di espressione nel web non va d’accordo con il diritto di remunerazione degli editori digitali, per questo motivo la nuova Direttiva prevede anche che gli Stati membri debbano provvedere all’equo compenso dei proventi supplementari provenienti dalle pubblicazioni di tali contenuti protetti da parte dei vari prestatori di servizi web.

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