A Portacomaro l’addio a Guerrino Meschia
Dove non ha potuto la guerra, è arrivato il Covid-19. Guerrino Meschia, di anni 100, morto nella notte tra il 9 e il 10 marzo scorso, è il secondo astigiano deceduto a causa delle complicazioni generate dal Coronavirus. Meschia risiedeva nella Casa di Riposo di Portacomaro, dove la paziente numero uno dell’astigiano era andata in visita dopo il suo arrivo dal soggiorno marino di Alassio.
Da fine febbraio la struttura è stata posta sotto stretta osservazione. I 41 ospiti e i circa 15 operatori sono stati messi, da allora, in quarantena preventiva. Meschia era asintomatico fino a pochi giorni fa, quando ha incominciato a presentare i primi sintomi del virus. L’8 marzo è stato effettuato il tampone che è risultato positivo il giorno seguente, poche ore prima che le sue condizioni di salute precipitassero senza più speranza.
Oggi pomeriggio, l’Asl di Asti ne ha ufficialmente comunicato il decesso per Coronavirus e ha, contestualmente, diramato una nota stampa per tranquillizzare sulle condizioni di salute degli altri ospiti presenti nella Casa di Riposo. Proprio oggi, si legge nel comunicato, “un infettivologo e un medico di medica d’urgenza, insieme al medico di medicina generale di riferimento, hanno visitato i 41 degenti e le loro condizioni generali di salute sono apparse, per tutti, sotto controllo e complessivamente buone”. La Casa di Riposo di Portacomaro, continua il bollettino, “è oggetto di costante controllo e presidio da parte dell’Asl per mezzo di un monitoraggio clinico e assistenziale. I turni infermieristici vengono assicurati attraverso un’integrazione di personale dell’Azienda”.
Il sindaco: “Situazione complessa, ma sotto controllo”
A confermare il decesso anche il sindaco di Portacomaro, Alessandro Balliano, che non vuole entrare in questioni medico – sanitarie di competenza Asl, ma tiene a sottolineare di essere quotidianamente in contatto con il commissario straordinario Giovanni Messori Ioli e il Servizio di Igiene Pubblica della Provincia. “La situazione alla Casa di Riposo è complessa ma tenuta sotto controllo e gestita egregiamente dall’Asl di Asti”, dice il primo cittadino che continua: “All’interno della struttura è presente un presidio sanitario costante, con un infermiere del pronto soccorso, che periodicamente, come nel caso odierno, viene rinforzato anche da medici specialisti. La struttura, quindi, oltre ad essere gestita nell’ordinario ha anche questo supporto straordinario. La situazione è molto sotto controllo”.
Meschia, originario di Castiglione, era stato elettricista sul torpediniere Montanari, in missione tra Sicilia, Libia e Grecia. Nello scorso settembre aveva festeggiato alla Casa di Riposo, dove risiedeva, i suoi 100 anni. Sfortuna vuole che la stessa struttura di ricovero anziani, proprio oggi, sia stata colpita da un altro decesso sul quale, però, non si ha nessun riscontro sul legame con il virus.