Covid-19: la conferma dalla Casa di Riposo che però tranquillizza le famiglie e i degenti
“È vero: una delle due persone positive al coronavirus è un degente della struttura”. Così, con un breve comunicato, la Casa di Riposo “Gavello” di Moncalvo conferma quanto, da noi, già scritto, due giorni fa, a riprova del corretto operato del nostro giornale. La presidente della struttura, Stefania Baldovino, tiene a fare sapere che “sono state immediatamente implementate, in concerto con il Comune ed il Servizio di Igiene Pubblica di Alessandria, i protocolli di sicurezza a tutela degli ospiti e del personale”.
Già da qualche tempo i parenti non avevano più accesso alla struttura, a causa delle disposizioni ministeriali, e la presidente tiene a rimarcare che “gli operatori sono, ora, equipaggiati con tutti i dispositivi di protezione personale: non solo mascherine e guanti, già da tempo in uso, ma anche tutte protettive e copri scarpe”. Sulla salute degli ospiti, la nota della struttura, riporta che “stanno bene e sono regolarmente seguiti e curati, in quanto l’assistenza tutelare ed infermieristica è comunque garantita, nel rispetto dei protocolli di sicurezza”.
Abbiamo chiesto alla presidente se erano stati fatti altri tamponi, su degenti e personale, per il riscontro della positività: “Nessun verifica in tal senso è stata eseguita – dice Baldovino – dal momento che nessuno manifesta, per ora, alcun sintomo. La persona risultata positiva, e ora ricoverata all’Ospedale Santo Spirito di Casale, risiedeva fortunatamente in un’ala a parte dell’edificio e quindi già diviso dagli altri”.
“Situazione sotto controllo”
Mentre la situazione all’interno della struttura pare essere sotto controllo e costantemente monitorata dalla competenti autorità, i moncalvesi, come prevedibile, hanno incominciato a inondare i social di domande. La richiesta principale è sapere chi siano i soggetti trovati positivi al Covid-19 per tentare di capire se abbiano avuto contatti diretti con loro negli ultimi giorni. Su questo punto si è espresso il sindaco di Moncalvo Christian Orecchia che ha invitato al rigoroso rispetto della privacy. Lo abbiamo sentito per chiedere informazioni circa il secondo paziente moncalvese positivo al Covid-19 e se la possibile linea di contagio si può definire sotto controllo.
“Tramite la famiglia, si é risaliti ai contatti che la persona ha avuto e l’Asl ha disposto dei provvedimenti di quarantena”, dice Orecchia che aggiunge: “È stato verificato che le prassi igieniche del luogo in cui la persona risiede sono già buone. Quindi possono procedere come sempre fatto. Questo per i luoghi privati. Per i luoghi pubblici abbiamo disinfettato giostrine, panchine, ringhiere e arredi urbani, ma questo prescinde dai casi”.
Il sindaco, infine, lancia un messaggio: “Il fatto che siano emersi dei casi non cambia nulla. L’attenzione deve sempre essere massima. Bisogna comportarsi come se tutti fossero soggetti contagiati: il vicino, chi incontro per strada, il negoziante. Dobbiamo comportarci come se l’unico luogo sicuro fosse casa nostra. Se usciamo a fare compere, facciamo scorte per 3 o 4 giorni, evitiamo di uscire più volte al giorno per piccoli acquisti solo per avere la scusa. Utilizziamo i servizi a domicilio che molti commercianti mettono a disposizione gratuitamente. É importante mantenere la calma ma osservare le regole perché la situazione degli ospedali é preoccupante e dobbiamo scongiurare nuovo ricoveri”.
Proprio a proposito di ospedali, il sindaco invita i moncalvesi a continuare a donare per il “Santo Spirito” di Casale Monferrato attraverso la campagna ‘In casa con la testa, per la città con il cuore’. È possibile fare versamenti tramite bonifico al seguente Iban IT80Q0503422601000000001586, intestato a Comune di Casale Monferrato, indicando nella causale Emergenza CoronaVirus, oppure tramite il seguente link http://bit.ly/monferratovscoronavirus, aderendo alla raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.
La risposta della Redazione alla nota della Casa di Riposo “G. Gavello” di Moncalvo
Appare francamente singolare che la struttura di ricovero per anziani si preoccupi di polemizzare con la stampa che ha solo compiuto il suo lavoro di informare, nel rispetto della privacy del degente e della famiglia. Tra l’altro generalizzando in una nota resa pubblica sulla pagina Facebook del Comune e tirando, così, in ballo tutta la categoria quasi come fosse colpevole di chissà quali misfatti. Nulla di più falso. Ribadiamo con fermezza la correttezza del nostro operato e respingiamo al mittente le affermazioni di aver riportato notizie “senza alcun preventivo riscontro”. Tutte le nostre informazioni sono sempre verificate con scrupolo e solerzia, attraverso fonti istituzionali qualificate, e ciò che viene pubblicato trova sempre un riscontro oggettivo. Così è stato anche per la vicenda moncalvese e il comunicato dell’amministrazione della struttura ci dà pienamente ragione sul fatto raccontato. Rivendichiamo il diritto alla libertà di stampa che, specialmente in questo momento di emergenza, va ricercato con forza. Non per “scoop” giornalisti ma per dare un servizio corretto alle giuste istanze di sicurezza dei cittadini, che altrimenti inseguirebbero voci sui social o raccolte per strada. Comunichiamo bene e tutti ne avranno un beneficio.