Riorganizzazione per affrontare il picco
Un ospedale ad attività ridotta che si sta riorganizzando ed attrezzando per un picco di contagi.
E’ il Cardinal Massaia che dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha tenuto botta ai primi casi giunti al Reparto di Malattie Infettive e poi in Rianimazione con un adeguamento costante di letti agiuntivi e di ridisegno delle norme e procedure per protocolli che fossero sicuri per pazienti ed operatori sanitari.
Il Reparto di Malattie Infettive lavora da giorni esclusivamente per i pazienti da Covid-19 e si sta organizzando per ospitare un numero crescente di pazienti. Stesso discorso per quanto riguarda la Rianimazione per la quale è in atto in queste ore una implementazione di posti.
Attività ridotta al minimo
Le consuete prestazioni sono state limitate. Sparito l’accesso diretto alle prestazioni radiologiche, tutti gli esami ambulatoriali e la diagnostica viene filtrata da un severo servizio di prenotazione che tiene conto, caso per caso, dell’urgenza e dell’appropriatezza in questo momento di emergenza.
Dunque garantiti gli esami legati alle gravidanze e alle cure dei malati di tumore, ad esempio mentre tutto quello che non è strettamente necessario viene rivalutato dai medici e spostato.
Prelievo del sangue attivo ma solo se necessario
Rimane attivo il servizio di prelievi del sangue ad accesso diretto, ma anche in questo caso l’appello è ad usufruirne solo in casi necessari, rinviando esami di routine a quando sarà cessata l’emergenza.
Sospesi gli interventi chirurgici programmati, vengono eseguiti solo quelli salvavita, quelli provenienti dalle urgenze del Pronto Soccorso, quelli oncologici e i parti cesarei. E’ la stessa Asl che, per quanto riguarda le programmazioni, chiama i pazienti e i cittadini per disdire o confermare visite e interventi fornendo le indicazioni sulla riprogrammazione.
In vista assunzioni e richiami dalla pensione
L’Asl sta ragionando anche sull’implementazione del personale medico ed infermieristico con nuove assunzioni e richiamidi personale in pensione. Questo per consentire a quello in attività da settimane di poter turnare e riposare, visto che la fine di questa emergenza non è così immediata. In quest’ottica è stato chiuso nelle ore notturne, da stasera, il Punto di primo intervento sanitario a Nizza.