Nuove polemiche hanno investito, pochi giorni fa, la Regione Piemonte. Questa volta a sollevare discussioni è stata l'approvazione della norma sui vitalizi, prima di quella del bilancio, con un
Nuove polemiche hanno investito, pochi giorni fa, la Regione Piemonte. Questa volta a sollevare discussioni è stata l'approvazione della norma sui vitalizi, prima di quella del bilancio, con un emendamento presentato dal centrodestra e votato solo da una parte della maggioranza, che consente ai consiglieri (e agli assessori che rivestono anche il ruolo di consigliere) di riscattare da subito i contributi previdenziali già versati, rinunciando ai vitalizi futuri, che scatterebbero al compimento dell'età pensionabilie cioè a 65 anni. La norma, che ha incassato il voto contrario delle opposizioni, rende possibile il riscatto dei contributi versati non solo nella corrente legislatura ma anche in quelle passate. "Da un lato ?- afferma Davide Bono, del Movimento 5 Stelle ?- molti potrebbero rifiutare l'ingiusto privilegio. Dall'altro, è ovvio pensare che i più giovani vedano lontana la prospettiva di traguardare l'età di 65 anni con ancora intatto tale vergognoso meccanismo. Quindi, tanto vale intascarsi subito 100 mila euro a legislatura."
Secondo la tabella sui vitalizi pubblicata dal quotidiano La Repubblica (che riporta come fonte un'elaborazione del Movimento 5 Stelle su dati della Regione), se la consigliera regionale di minoranza Angela Motta decidesse di riscuotere i contributi versati, rinuncerebbe a un vitalizio mensile di 6 mila euro e a un vitalizio totale di 1 milione e 584.000 euro, a fronte di un'aspettativa di vita di 22 anni dopo i 65. Nel caso facesse la stessa scelta, la collega di maggioranza Rosanna Valle rinuncerebbe, sempre secondo quanto riporta La Repubblica, a un vitalizio mensile di 3 mila euro e a un vitalizio complessivo di 792.000, a fronte di un'aspettativa di vita di 22 anni dopo i 65.
"Premesso che le cifre in questione sono lorde -? afferma la Motta -? e che non corrispondono a quelle di ufficio, non so quanto mi spetterà. Ho votato contro la norma, perché il momento era inopportuno. Valuterò cosa fare, confrontandomi anche con il mio gruppo, alla scadenza del mandato. In realtà, è stata formalizzata una possibilità che già esisteva prima. Se è vero che era necessaria più attenzione ai problemi dei piemontesi anzichè a quelli dei consiglieri, lo è anche il fatto che la norma consentirà su questi ultimi un grandissimo risparmio alla Regione. Ringrazio -? conclude con una battuta -? il Movimento 5 Stelle per la capacità di leggere il futuro e l'aspettiva di vita che mi ha attribuito." Non era in aula al momento del voto Rosanna Valle, che dichiara: "Le cifre riportate da Repubblica sono del tutto infondate, per quanto mi riguarda. Il mio vitalizio mensile, a 65 anni, dovrebbe infatti aggirarsi, a seguito della riduzione, rispetto al passato, degli stipendi regionali, sui 1.500-?1.700 euro circa. Qualora invece scegliessi di riscattare i contributi versati, dovrei riscuotere circa 75 ? 80 mila euro. Prenderò però la mia decisione a fine legislatura."
Manuela Zoccola