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Attualità

Così il Comune si riprende
la piscina per 4 mesi

Il Comune è tornato a gestire direttamente la piscina di via Gerbi e lo farà per almeno 4 mesi, in attesa che partano i lavori di riqualificazione dell'impianto finanziati dal PISU per un

Il Comune è tornato a gestire direttamente la piscina di via Gerbi e lo farà per almeno 4 mesi, in attesa che partano i lavori di riqualificazione dell'impianto finanziati dal PISU per un importo di 600 mila euro.
Alla chiusura del cantiere, in autunno, la piscina sarà quasi certamente esternalizzata, come successo dal 2008 ad oggi, con una nuova gara che terrà conto delle importanti innovazioni apportate nel corso dei lavori.
La piscina comunale è rimasta chiusa durante le vacanze di Natale per permettere al Comune di effettuare alcuni lavori strutturali (poca cosa rispetto al PISU) richiesti dall'Asl, ma anche perché, nel frattempo, è stato risolto consensualmente il contratto di affidamento provvisorio della gestione a Sportevolution dopo che la stessa si era aggiudicata la gara d'appalto.

LA RINUNCIA DI SPORTEVOLUTION

«Sportevolution ha rinunciato alla gestione della piscina, così come garantito dalle norme in materia, in quanto alcuni contenuti dello stesso capitolato di gara non garantivano il gestore rispetto ad alcune norme riguardanti la sicurezza» si legge in un comunicato stampa diramato dalla Polisportiva. A spiegare meglio l'accaduto sono stati l'assessore allo Sport Marta Parodi e il dirigente del settore Gianluigi Porro ieri mattina, lunedì, in una conferenza stampa annunciando la riapertura dell'impianto già per il pomeriggio. «Le condizioni di sicurezza di oggi sono le stesse di 5 anni fa – spiega il dott. Porro – L'unica differenza è che le andremo a certificare, così come già accaduto al Censin Bosia, per questo c'è una pratica sospesa dal 2006 di un CPI, certificato prevenzione incendi. L'iter di questa certificazione non è ancora terminato ma ora abbiamo dato incarico ai tecnici di concluderlo in fretta. Si tratta di un fatto puramente formale che, però, ha convinto Sportevolution a rinunciare alla gestione».
La piscina, dopo aver ottemperato alle richieste presentate dall'Asl (sostituzione di piastrelle, siliconature delle "fughe" tra le stesse, sostituzione delle strutture in plastica che delimitano le corsie) ha comunque potuto riaprire in attesa di perfezionare il CPI. I corsi di nuoto con le scuole sono iniziati da oggi, fanno sapere gli amministratori, anche se la maggior parte di essi partirà il 27 gennaio. L'uscita di Sportevolution dalla gestione fa sì che il Comune torni direttamente responsabile del funzionamento dell'impianto.

LA GESTIONE TEMPORANEA

«Da oggi il Comune è responsabile dell'igiene, dell'acqua e delle attività svolte all'interno dell'impianto – puntualizza l'assessore Parodi – Abbiamo dovuto riorganizzare l'intera gestione della piscina in un arco di 15 giorni e per questo ringrazio gli uffici che hanno lavorato senza sosta per farla riaprire come da programma». Uno dei nodi principali che l'amministrazione ha dovuto risolvere riguarda la ricollocazione delle figure professionali che lavoravano per conto dell'ex gestore. «Abbiamo prestato massima attenzione per salvaguardare queste persone – prosegue l'assessore – Certamente non siamo riusciti a riproporre quello che c'era prima dell'esternalizzazione ma abbiamo garantito a circa 15 addetti di continuare a lavorare». Il Comune, che non può siglare contratti ulteriori di co.co.co, ha difficoltà nel bilancio e che può solo dare un contributo all'eventuale gestore (quest'anno ammonta a 140.000 euro+ iva) ha fatto quadrare il cerchio coinvolgendo le società sportive. «All'interno della piscina abbiamo fatto entrare 5 dipendenti comunali tra cui Oscar Rizzolo che farà le veci del direttore – puntualizza Porro – Gestiremo noi anche la segreteria e la parte della sala macchine. Per quanto riguarda le pulizie, la cassa e l'assistenza ai bagnanti abbiamo avuto il via libera dalla Giunta per fare degli appalti prevedendo, però, l'impiego dei medesimi addetti. Per i corsi di nuoto abbiamo invece siglato l'accordo con le società sportive tenendoci, in via esclusiva, i corsi per adulti e quelli di acquagym».

I LAVORI DEL PISU

Superata la fase dell'emergenza si realizzeranno i lavori previsti dal PISU che comporteranno alcuni grossi cambiamenti alla struttura. Tra questi si ricorda l'abbassamento del livello dell'acqua della piscina grande con i lavori alla soletta della vasca e il rifacimento dei fondali; la sostituzione della piastrellatura intorno alle vasche, l'installazione di 40 filtri per il riciclo più efficiente dell'acqua, la coibentazione della struttura e relativo abbassamento del tetto per una maggiore ottimizzazione dei costi di riscaldamento. «Tutto questo con la speranza di rendere più appetibile la piscina anche in vista di una nuova esternalizzazione – commenta l'assessore – Ovviamente i 600 mila euro del PISU non potranno coprire i costi di tutti gli interventi che vorremmo fare sull'impianto ma serviranno ad effettuare quei lavori che, se non fossero realizzati, potrebbero mettere a rischio il futuro dell'impianto stesso». Per l'assessore una delle ipotesi più interessanti riguarda l'ottimizzazione di alcuni spazi come gli spogliatoi, oggi doppi, che invece potrebbero essere raggruppati in modo strategico così da poter essere utilizzati indistintamente sia per l'impianto coperto che per la piscina scoperta.
«Per i prossimi 4 mesi il Comune sarà responsabile anche della cortesia verso gli utenti – conclude l'assessore – E metterà il proprio logo sulle iniziative collegate all'impianto». Un logo che, sperano gli amministratori, possa servire da ulteriore garanzia verso i cittadini. Il Comune guarda soprattutto a chi, nel corso del tempo, si è disaffezionato all'impianto di via Gerbi privilegiando altri luoghi dove poter fare nuoto, magari più cari o in altre città, come l'eterna "rivale" Alba il cui impianto è frequentato da numerosi astigiani.

Riccardo Santagati

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