Asti: si ricompone “la rete” contro l’emergenza freddo
Anche quest’anno il Comune sarà in prima linea contro l’emergenza freddo per aiutare i senzatetto a ripararsi, di notte, in un luogo caldo e sicuro. Martedì mattina al dormitorio maschile di via Fagnano 1 (ospitato nella Casa di Riposo Città di Asti) l’assessore ai servizi sociali Mariangela Cotto ha convocato la prima riunione operativa del tavolo sull’emergenza freddo al quale hanno partecipato la Croce Rossa, Caritas, la San Vincenzo, il Banco Alimentare, l’associazione One More Life, il Dono del Volo, l’Asl, la polizia municipale e rappresentanti della cooperativa Kepos che gestisce il dormitorio.
Il dormitorio maschile ospita fino a 32 uomini
Oggi nella struttura di via Fagnano ci sono 16 ospiti, ma la capienza può arrivare a 32 posti letto. Ci si accede solo con i documenti e solo dai 18 anni in su perché eventuali minori senzatetto vengono accolti nella Casa delle Donne e dei Bambini di viale Pilone. Per regolamento il dormitorio dà ospitalità per un massimo di 29 giorni, poi prevede che l’ospite si allontani per 7 giorni e quindi che possa rientrare. «Ma durante l’emergenza freddo si può andare in deroga oppure se gli ospiti sono inseriti in un tirocinio lavorativo» precisano gli assistenti sociali. Tutto funziona bene nel rispetto reciproco e delle regole su cui vigilano gli addetti della cooperativa Kepos. «Al mattino, agli ospiti, viene offerta una colazione – spiega l’assessore Cotto – poi possono raggiungere la parrocchia di San Domenico Savio per una seconda colazione a metà mattinata e quindi andare alla mensa sociale per il pranzo. C’è anche il Centro Diurno della Caritas che offre ai senzatetto assistenza e questo perché non vogliamo che nella nostra città qualcuno possa morire di freddo».
Il numero per segnalare i senzatetto
L’appello degli assistenti sociali è rivolto a tutti i cittadini affinché, se vedono un senzatetto, chiamino la polizia municipale al numero 0141.399900 segnalandolo tempestivamente. Gli agenti lo raggiungeranno per indirizzarlo al dormitorio maschile o in caso contrario alla Casa delle Donne di viale Pilone. Fare rete è importante e tutti sono chiamati a collaborare anche per evitare che i senzatetto, non sapendo dove andare, si rechino in strutture non idonee per passare la notte, in primis il pronto soccorso. Dal 1° novembre la Croce Rossa gestirà, invece, l’unità mobile, ogni martedì e venerdì notte, per aiutare i senzatetto portando loro generi di conforto e la possibilità di essere visitati da un medico quando sarà presente a bordo dei mezzi. Una mano in più che viene tesa ai più bisognosi perché nessuno si senta lasciato solo.