L’amministrazione Cirio ha confidato fino all’ultimo che si riuscisse a evitare il passaggio del Piemonte in zona arancione, ma così non è stato. Da lunedì tutta la regione torna nella seconda zona più restrittiva per le misure antiCovid, specie per quanto riguarda i non vaccinati.
Ma con l’entrata in zona arancione, come cambierà la vita dei piemontesi e quindi degli astigiani?
Per i possessori del Super Green pass, quindi per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale contro il Covid o sono guariti, non ci saranno particolari novità.
Chi invece possiede un Green Pass base non potrà accedere nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto negozi di alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi, dove l’accesso è libero), non potrà seguire corsi di formazione in presenza né potrà svolgere sport di contatto all’aperto.
Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva si è abbassato dal 23,2% al 22,8% mentre quello dei posti letto ordinari è salito dal 28,4% al 30,3%, seppur solo dello 0,3%, sopra la soglia prevista per la permanenza in zona gialla.
«Nonostante un quadro complessivo che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha superato in piccolissima percentuale (0,3%) uno dei parametri per il passaggio in arancione e su questo ha inciso evidentemente il ricovero delle persone non vaccinate, che continuano a occupare i 2/3 delle nostre terapie intensive e più della metà dei posti letto ordinari, ponendo il Piemonte così come altre regioni in Italia sopra la soglia di allerta – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. È bene però precisare che l’ingresso in zona arancione per le persone vaccinate non porterà nessuna privazione e ulteriori restrizioni nelle loro attività quotidiane e nella loro socialità».