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Scarpe rosse e parole dureper il no al femminicidio
Attualità

Scarpe rosse e parole dure
per il no al femminicidio

«Percosse da persona nota con pugni, testate, calci», «Riferisce che il marito le ha tirato addosso uno sgabello», «Il soggetto l’ha costretta al rapporto con la forza tenendola ferma nel

«Percosse da persona nota con pugni, testate, calci», «Riferisce che il marito le ha tirato addosso uno sgabello», «Il soggetto l’ha costretta al rapporto con la forza tenendola ferma nel letto, esercitando con le mani una forte pressione sul collo»: sono solo alcuni degli stralci estratti dai verbali del Pronto Soccorso di Asti riferiti alle donne che si sono presentate dopo aver subito una violenza domestica. A ieri il bollettino parlava di 104 accessi dall’inizio dell’anno e 80 di questi effettuati da donne, 9 da bambini e 15 da uomini.

La lettura di questi pezzi di referti è stata fatta lunedì pomeriggio dalle Donne della Cgil nella Giornata nazionale contro la violenza sulle donne che ha caratterizzato la quarta giornata della lunga maratona voluta dal Comune di Asti per sensibilizzare la popolazione sul tema del femminicidio. Incontri, convegni, conferenze, spettacoli, libri: cinque giorni (perchè uno solo non basta) per ricordare che la violenza di genere è una sconfitta per tutta la società e, soprattutto, è trasversale e la repressione dell’inasprimento delle leggi, da sola, non basta. Bisogna far crescere il rispetto delle donne per vedere diminuire questo fenomeno che ha ancora vastissime sacche di sommerso.

Lunedì sera, con le Cre(AT)ive, un momento di grande suggestione, sempre in piazza San Secondo: un’enorme simbolo di donna realizzato con centinaia di paia di scarpe rosse contornate da candeline accese. E, sullo sfondo, la voce di uno speaker che ha letto i nomi delle oltre cento donne che hanno perso la vita nell’ultimo anno per mano di un uomo che faceva parte della loro famiglia. Martedì pomeriggio, ultimo ma significativo appuntamento della maratona. Alle 15,30 in Sala Pastrone il Centro di ascolto L’Orecchio di Venere, aderente alla Croce Rossa, condurrà una conferenza sull’attività del centro, unico nel suo genere, a favore dell’assistenza e del sostegno alle donne vittime di violenza.

Daniela Peira

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