Cresce l’interesse per l’ospitalità contadina che, tra opportunità e innovazione, ben si posiziona all’interno dell’offerta turistica, forte degli elementi caratterizzanti la propria identità culturale, le virtù enogastronomiche e, ultimo ma non ultimo, il ricco e autentico valore dell’emotività esperienziale.
Incoraggiante e sempre più promettente è il rapporto sui flussi turistici di Visit Piemonte, ripreso dall’Atl Langhe-Monferrato e Roero, presentato alla ricettività contadina di Terranostra e delle aziende vitivinicole astigiane di Coldiretti Asti lo scorso mese di luglio.
Nel 2023 gli arrivi nell’astigiano sono stati 667.549, pari ad un +7,9% rispetto al 2022 (in prevalenza italiani), mentre le presenze sono state 1.471.112 pari ad un +7,5% vs/2022 (in prevalenza straniere).
In particolare, il turismo esperienziale è basato sulla conoscenza del territorio, sulla connessione emotiva con la destinazione, sull’autenticità dell’offerta e sulla valorizzazione della qualità del tempo rispetto alla quantità. Elementi che, sempre più, risultano capisaldi delle destinazioni stesse. Tra gli esempi concreti, quindi, si ritrovano il turismo declinato all’enogastronomia e agli aspetti naturalistico, culturale e religioso. I cluster di riferimento restano: food&wine, art&culture, nature e family.
“E’ stato un incontro molto utile e interessante, che ha permesso alle nostre realtà astigiane di meglio comprendere quali siano le motivazioni che muovono le destinazioni turistiche e, soprattutto, le aspettative dei turisti che scelgono l’ospitalità contadina” commentano il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il Direttore Giovanni Rosso. “In termini di turismo esperienziale, il nostro territorio è custode di un patrimonio inestimabile di valenze di grande appeal e suggestione”.
“Da tempo gli agriturismi di Terranostra hanno investito nell’offerta di qualità, piuttosto che sulla quantità, differenziandone le soluzioni a seconda del target/cluster di turista, fermi restando i requisiti che suggellano l’autenticità della proposta contadina fatta di tradizione e innovazione, di sostenibilità e di tecnologia” apprezza la Presidente di Terranostra Giovanna Soligo.
Lo stesso vale per l’offerta enoica. Sia che si tratti di una visita in cantina, piuttosto che di una degustazione guidata o di un soggiorno negli areali vitati astigiani, l’attesa resta la stessa: tempo lento, paesaggio, qualità e sostenibilità dell’offerta, sapori ancestrali e atmosfere rilassanti. Una ritrovata confort zone naturalistica, al di fuori dalla tradizionale e quotidiana confort zone.